La Pieve di Garlate è stata per tutto il Medioevo il centro dei paesi che si affacciano su quel lago, da Calolzio a Lecco, da Olginate a Valmadrera, e oltre la collina fino a Oggiono. Quei luoghi erano familiari al Manzoni che in tenera età era stato messo a balia presso una famiglia contadina del posto e sono rimasti famosi già dall’incipit del romanzo: “Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra , e un’ampia costiera dall’altra parte; e il ponte che ivi congiunge le due rive, par che…”
Panorama del lago di Garlate
Una volta superato Olginate e proseguendo per Lecco, all’apparire del Lago, meglio lasciare la strada trafficata e percorsa ininterrottamente da camion, per trovare il nucleo storico con la Chiesa dedicata a Santo Stefano, il protomartire. Si celebra una festa speciale la seconda domenica di settembre, o Festa delle corti, come mi spiega il sagrestano – “Curt de la Maria, del Còm, del Vignascia, de la Masséna, del Burghètt, del Dén…”.
Attrae da tutti i paesi circostanti “ma non si sa come sarà quest’anno”. Mi racconta dei ritrovamenti di epoca romana in seguito al rifacimento del pavimento della Chiesa. Garlate si trovava sulla via romana da Milano verso lo Spluga.
L’edificio, che oggi vediamo, testimonia già da solo, con le strutture romaniche superstiti, le cappelle barocche e i rifacimenti ottocenteschi, le vicissitudini di una storia travagliata. L’ultimo rifacimento della Chiesa è dell’Ottocento, allungata e girata e dove c’era l’altare ora c’è l’organo, sopra la porta d’ingresso.
Di Garlate ho un aneddoto personale. Il parroco di Calolzio, sapendo dei miei studi di latino, mi affidò una pergamena ritrovata dietro un vecchio armadio, in seguito a lavori di sistemazione. O fu per mettermi alla prova? Vi si leggeva della elezione della pieve di Calolzio indipendente dalla parrocchia madre di Garlate – siamo nel XIV secolo – per venire incontro alle lamentele dei fedeli stanchi di recarsi lontano per i bisogni religiosi.
Garlate è quel ramo del lago di Como più celebre della letteratura
