“In questa tensione creativa la sensibilità del proprietario pare acquietarsi nel giardino di notte, che il silenzio e le sue pause avvicinano alla musica e che a lui, nella voce del vento, dell’acqua, dei brusii segreti, appare come una foresta di strumenti tra le mani del direttore d’orchestra, il giardiniere“.
Così Costanza Lunardi conclude il suo toccante servizio (nel numero di luglio di Gardenia, il mensile più qualificato in Italia del settore fiori, piante, orti e giardini) dedicato al giardino di Gianfranco Cattaneo (attualmente anche presidente dell’Associazione degli amici dell’orto botanico e della valle della biodiversità di Astino), cardiologo e musicista.
Ranica, ai piedi della Maresana, ospita questo inaspettato quanto geniale e ricercato micro-eden naturalistico e paesaggistico (inclusa l’altrettanto pittorica villa di campagna e abitazione del proprietario, che fa tutt’uno con la cornice botanica in un felice connubio di impressionismo realistico) giustamente inserito nei luoghi visitabili dall’Associazione Piccoli Giardini Italiani. E che, tutti gli anni in primavera accoglie numerosi visitatori da tutto il nord Italia.
La giornalista di Gardenia sottolinea molto opportunamente questa percepibile ancorché visibile simbiosi tra musica e ambiente che il dottor Gianfranco Cattaneo ha saputo ricreare in oltre quarant’anni di meticoloso e intelligente impegno botanico nel quale ha inevitabilmente e felicemente coinvolto le altre sue eccellenti doti di fotografo, antiquario, letterato (la sua casa è piena di libri letti e sempre da leggere), intenditore di buona cucina e di bellezza femminile.
Ma anche polistrumentista (ha anche diretto un’orchestra) e esperto di fumetti e “oggettistica” di cui la sua casa-museo è “punteggiata”. Tutto questo ha fatto sì che l’hinterland tanto antropizzato di Bergamo potesse ospitare quasi senza meritarlo, ma miracolosamente, un angolo indispensabile di “Grande Bellezza” che solo un uomo di altrettanto grande cultura poteva creare.