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Ricorre oggi, domenica 7 febbraio, la Giornata contro il Bullismo. Una di quelle giornate che non dovrebbero esistere ma che sono necessarie per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo quei problemi che affliggono la nostra società e che solo “insieme” si possono provare a combattere. Regione Lombardia, sensibile all’argomento ha dato vita a progetti di prevenzione e contrasto, programmando ulteriori interventi con le scuole.

Giornata contro il bullismo: un problema diffuso

Secondo i dati Istat, il 50% dei ragazzi intervistati tra gli 11 e i 17 anni riferisce di essere stato vittima di bullismo e quasi uno su cinque dichiara di aver subìto azioni tipiche di bullismo una o più volte al mese. Dati sicuramente sconcertanti che ci devono far riflettere.

Proprio per questo, Regione Lombardia, da anni investe sulla creazione di reti e governance territoriali in grado di affrontare con competenza sia gli aspetti preventivi che quelli d’intervento nei confronti di questi preoccupanti fenomeni. Interventi che per essere efficaci devono coinvolgere non solo i ragazzi, ma anche le famiglie, gli insegnanti e i servizi socio-sanitari.

Alessandra Locatelli, assessore regionale a Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, ne ha parlato in occasione della quinta Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo.

“In attuazione della Legge regionale del 2017 relativa alla ‘Disciplina degli interventi regionali in materia di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, Regione Lombardia ha approvato l’iniziativa ‘Bullout 2.0’, dando continuità alle linee di intervento proposte nelle annualità precedenti”.

Si tratta di un’iniziativa possibile grazie ad uno stanziamento di 500.000 euro. Continua l’assessore “nelle prossime settimane, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, verranno individuate 13 scuole polo provinciali. Esse lavoreranno alla realizzazione di programmi di sensibilizzazione, informazione e formazione, anche di tipo informatico, attraverso l’utilizzo della piattaforma informatica regionale bullismo/cyberbullismo”.

A complicare questo già grave problema, è entrata in campo sicuramente anche la pandemia. I cambiamenti “impongono nuove strategie e azioni mirate per contrastare in modo efficace un fenomeno tanto subdolo quanto purtroppo in crescita”. Il massiccio utilizzo dei social, spesso scorretto, è inoltre “amplificato dal difficile momento di solitudine e isolamento dovuto alle misure e alle limitazioni dell’emergenza in corso”.

I progetti

L’assessore si è poi espressa anche riguardo i progetti in programma per l’anno.

“I progetti di quest’anno prevedono la costituzione di team operativi stabili. Essi, attraverso la realizzazione di programmi di sostegno e il supporto di competenti figure professionali, associazioni e istituzioni attive sul territorio, si occuperanno delle vittime di atti di bullismo e di cyberbullismo e delle loro famiglie. Anche in collaborazione con le Autorità locali coinvolte. Non solo: nel progetto rientra la promozione di programmi di recupero rivolti agli autori di atti di bullismo e di cyberbullismo. Creando percorsi riparatori quali attività di volontariato e lavori socialmente utili. Prezioso e rilevante sarà il contributo di enti e associazioni del nostro territorio attive nell’ambito della prevenzione. Proponiamo, inoltre, la terza edizione dell’Hackathon, iniziativa dedicata alla sicurezza in rete, un progetto di monitoraggio da valorizzare e implementare anche per il futuro”.

Tutte le iniziative sostenute da Regione Lombardia sul tema Bullismo sono identificate dal marchio Bullout accompagnato dal payoff ‘Stop al bullismo’.

Le scuole della Lombardia possono inoltre contare su una piattaforma regionale, sempre frutto della collaborazione tra Usr Lombardia e Regione Lombardia. Essa infatti, dal 2020 sta consentendo alle scuole di avere immediati punti di riferimento per la gestione del fenomeno del bullismo e cyberbullismo.