Giovanni Allevi al Creberg di Bergamo il 2 marzo 2022 con il tour Estasi Live Piano Solo 2022. Nel nuovo tour europeo, partito da Roma il 1° gennaio 2022, il compositore di fama internazionale presenta live i brani dell’ultima sua opera musicale, Estasi, per pianoforte solo.Nel concertoGiovanni Allevi accompagna il pubblico in un viaggio, sulle note del pianoforte, attraverso le molteplici emozioni dell’essere umano, percorrendo momenti di riflessione, di sognante contemplazione, impennate aggressive e rarefatta tenerezza, fino a raggiungere l’emozione più sublime: l’estasi. Sono disponibili i biglietti.
Estasi è l’ultimo album di Giovanni Allevi, undici tracce nate da un episodio che l’artista ha vissuto in pieno centro nella Capitale. “Un giorno, a Roma, – racconta il compositore – dopo aver contemplato una statua del Bernini, ho iniziato a sentirmi alterato. Il cuore ha preso a battermi all’impazzata e tutto ciò che ricordo è di essermi ritrovato a terra, circondato di estranei, con una costola rotta. Ho pensato al significato della parola “Estasi” che viene dal greco ἔκστασις, combinazione di ἐξ + στάσις, e significa uscire fuori di sé, vivere una condizione di espansione della propria mente, superare il limite di apparente finitezza per toccare l’abisso. Da allora ho avuto un’unica ossessione, raccontare in musica questa esperienza, per poterla condividere al di là delle parole, perché solo le note possono riportarne il senso profondo. E’ stato un lavoro di ricerca musicale estenuante, che vede nel brano “Estasi” non l’inizio ma il suo tanto sperato approdo. Dedico le note di questo viaggio interiore ad uno scultore pazzo, che vive da più di 400 anni”.
Con il suo stile che coniuga virtuosismo pianistico, genialità compositiva ed intensità melodica, Giovanni Allevi ha stregato milioni di giovani, divenendo uno degli artisti italiani più amati al mondo. Il compositore, a distanza di due anni dal suo ultimo album Hope, con una intensa ricerca di scrittura introspettiva, di viaggi e di sperimentazioni ed intuizioni melodiche e ritmiche contemporanee, è dunque di nuovo protagonista della scena musicale con Estasi, un concept album creato intorno alla parola chiave “estasi”, una dimensione rinascimentale dello spirito, che ci apprestiamo a riscoprire nel nostro tempo. L’artista, oltre ad arricchire il repertorio della musica classica contemporanea con le nuove composizioni, esprime anche la sua dedizione e passione anche in ambito letterario. Lo scorso ottobre, infatti, è uscito il suo nuovo libro “Le regole del pianoforte – 33 note di musica e filosofia per una vita fuori dall’ordinario” (Ed. Solferino), dove il mondo dei tasti bianchi e neri è scandagliato nelle sue più intime possibilità espressive. Il testo accompagna il lettore attraverso 33 regole di una vera e propria arte marziale, dedicate non solo ai musicisti, ma a tutti i creativi che vogliono distaccarsi – spiega Allevi- dal piatto conformismo della società.
Ho avuto l’opportunità di porre delle domande a questo straordinario compositore e lo ringrazio di vero cuore per la profondità delle risposte fornite:
Nelle foto sul suo sito lei appare spesso con le braccia allargate: mi piace associare a questo gesto un significato potente di apertura che si oppone, quindi, alla logica dei muri; ho colto bene il senso di questa sua scelta comunicativa?
È vero!! Ed è anche strano, perché nella vita quotidiana sono fondamentalmente chiuso. Dormo in posizione fetale, abbracciato al cuscino, parlo pochissimo, vivo nascosto. Eppure grazie alla musica mi apro al mondo. Allargando le braccia mi rendo vulnerabile alle note fino a farmi stordire, accolgo l’amore del pubblico, che salva dal buio la mia anima tormentata.
Nel suo libro “Le regole del pianoforte” parla di una vita fuori dall’ordinario tuttavia non è facile rendersi conto che siamo circondati da ciò che è straordinario: come la sua musica può aiutare a scoprire i “miracoli” dentro la quotidianità?
Purtroppo viviamo incatenati ad una società conformista che sta vivendo il suo massimo splendore negativo. Siamo tutti controllati, giudicati, numerati, in preda all’ansia senza più sapere perché. Le persone che ne hanno coscienza impazziscono, si colpevolizzano, cercano un rifugio clandestino nella poesia. Il resto è anestetizzato in un intrattenimento globale. Ecco che la musica, non quella di largo consumo, rompe le catene della quotidianità, e fa brillare la nostra anima di una luce nuova.
“Un giorno anche la guerra s’inchinerà al suono di una chitarra.”(Jim Morrison); mi piace pensare che anche il suo pianoforte possa contribuire a diffondere la cultura della pace: cosa desidera trasmettere ai bergamaschi nel suo prossimo concerto?
Voglio regalare gioia, sollievo, entusiasmo. È quello che sento dal palco durante questo tour. Suonando il pianoforte scendo nell’abisso della mia anima per incontrare i miei draghi interiori. È spaventoso e sublime insieme. Più ho paura di suonare, più l’effetto collettivo è catartico. Più vado in profondità, più saltano le catene delle convenzioni. Dovrei farcela!