Negli ultimi anni sono state condotte diverse ricerche volte a verificare gli effetti benefici della musica su neonati e bambini. I risultati emersi hanno confermato l’effettiva sussistenza di questa positiva connessione introducendo, di conseguenza, ad un ulteriore elemento di riflessione: l’iniziazione musicale a che età può essere avviata? Chiediamo così a Christian Frosio, Direttore del centro Music Together di Milano/Bergamo/Brescia, di aiutarci ad approfondire questa tematica cercando di capire, soprattutto, quanto è importante per i bambini/e iniziare percorsi di introduzione alla musica in questo periodo di emergenza sanitaria:
Quanto è importante per i bambini ricominciare a fare musica dopo un periodo così provante?
Direi che è più importante per i genitori che accompagnano i bambini, perché sono loro lo specchio dell’intorno che i bambini assorbono. La gioia del genitore nel muoversi, cantare, fare musica, crea benessere e questo si riflette sul bambino inevitabilmente. Ne approfitto per dire che spesso si tende a delegare ai bambini l’apprendimento mettendoci in fase di osservazione… in realtà i bambini sono desiderosi di una guida che sia loro da esempio.
Che effetti ha avuto la pandemia sulla vostra attività?
Di certo un effetto disastroso, in quanto abbiamo sospeso l’attività per circa un anno e mezzo. Abbiamo provato a ripartire in presenza, ma i cambiamenti “di colore” improvvisi delle regioni con relative restrizioni non davano la sicurezza di dare una continuità in aula. Di contro ho escluso la strada dei corsi online, per rispetto del mio credo pedagogico. La didattica e i principi educativi vengono prima del lavoro. I bambini (parlo della fascia 0-5 di cui mi occupo) e i genitori hanno bisogno, secondo me, di stabilire un rapporto in presenza. I bambini imparano dall’interazione con l’adulto e la musica, la voce, è qualcosa che si diffonde nello spazio e che investe tutti i sensi, non solo l’udito (ma anche la vista!), oltre alle sensazioni tattili di percezione del corpo e della relazione corpo-musica. Per questi motivi ho preferito, nonostante le diverse richieste, di non attivare corsi online. Per inciso, abbiamo fatto un’offerta online solo per chiudere il corso invernale 2020, perchè la situazione d’emergenza lo richiedeva. Li abbiamo agito in forma diversa, sostituendo le lezioni online con un palinsesto quotidiano di contenuti diversificati nell’obiettivo di consegnare ai genitori strumenti di crescita musicale da sviluppare a casa… lì comunque c’erano le premesse di un percorso avviato in presenza in cui si è stabilito un rapporto umano e si è appresa una modalità di svolgimento e partecipazione alle lezioni. È stato un lavoro impegnativo ma anche di forte creatività. In questo ringrazio tutti gli insegnanti del centro Music Together che hanno introdotto tutte le loro risorse confemando la loro professionalità.
Esistono diversi percorsi di iniziazione alla musica, ma qual è il carattere distintivo e innovativo del metodo Music Together?
Diverse cose. Sicuramente il fatto di rivolgerci alla coppia genitore bambino. Inoltre, il fatto di farlo in un contesto sereno, non orientato alla performance, in cui i bambini sono immersi in un gruppo di adulti che cantano, ballano, suonano strumenti, senza che siano richieste loro delle competenze musicali. Le classi miste (0-5 anni) sono un altro carattere distintivo. Music Together condensa in un metodo quanto deriva dalla pedagogia popolare, in cui la musica si faceva insieme, senza distinzioni di età. Fratelli e sorelle possono frequentare la stessa classe. In sintesi… Music Together è un clima gioioso in cui il fare musica insieme avviene in maniera spontanea, attraverso un materiale musicale che utilizza un vocabolario ricco e raffinato, organizzato in un rituale ben scandito in cui la costante del canto e del movimento ritmico del corpo è sempre presente. Ovviamente non mancano gli strumenti musicali di propedeutica e l’utilizzo dell’inglese (o altre lingue) intesa come educazione ai suoni e all’orecchio.
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