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Un lavoro certosino durato sei anni condensato nel primo di una serie di volumi dedicati alla Grande Guerra.


Hanno attinto notizie utili esclusivamente dai bollettini parrocchiali, dai diari famigliari e soprattutto dal poderoso archivio dell’Eco di Bergamo. “Cronache di fatti, luoghi e persone della Valle Brembana nella Grande Guerra”. Nello specifico il primo tomo dell’opera di Diego e Osvaldo Gimondi di Sedrina (artefici del Centro Studi Francesco Cleri” con all’attivo una quarantina di pubblicazioni) riguarda l’anno 1915 quando l’Italia entrò (24 maggio) nel primo conflitto mondiale.

La copertina del libro dei fratelli Gimondi

La copertina del libro dei fratelli Gimondi


Cultori e appassionati di storia, in particolare di quella locale  – scrive nella prefazione Silvana Ardemagni Molteni – i fratelli Gimondi non si sono lasciati sfuggire l’occasione, nella ricorrenza del centenario della Prima Guerra mondiale, di riprendere i dati del conflitto per riproporre ancora una volta, all’attenzione del lettore, il loro amore per la storia delle famiglie della Valle, travolte dalla guerra. L’hanno fatto attraverso il ricordo della partecipazione di molti loro figli nel conflitto, le numerose perdite di tanti giovani, la disperazione dei congiunti e di interi paesini”.

Il libro è stato presentato pochi giorni fa nella sala consiliare del Comune di Sedrina alla presenza del sindaco Stefano Micheli. Duecento pagine (stampate dai Ferrari di Clusone) dense di storia, in un susseguirsi cronologico di facile consultazione, rese possibili anche grazie al sostegno della Banca di Credito Cooperativo di Sorisole, della Confezioni Gregis di Sedrina, dell’Ubi Banca Popolare di Bergamo, della Fideuram di Zogno e del Comune di San Pellegrino Terme.

La presentazione del libro dei fratelli Gimondi a Sedrina

La presentazione del libro dei fratelli Gimondi a Sedrina


Abbiamo voluto – spiegano i fratelli Gimondi – proporre una rivisitazione di quanto successo un secolo fa utilizzando le parole dei protagonisti diretti attraverso i loro scritti riportati nelle corrispondenze dell’Eco di Bergamo, la Voce del Brembo e il Bollettino vicariale dell’Alta Valle”.

Grande Guerra 01

Un’immagine presente nel libro della Grande Guerra.


Sfogliando il libro emerge in maniera ineccepibile lo sforzo dell’intera Valle Brembana (intesa da Ponteranica fino agli estemi lembi montani) nel sostenere i combattenti. “Alla straziante richiesta dal fronte di indumenti invernali – scrivono i Gimondi – la nostra gente rispondeva con la raccolta della lana e di pelli di animale dalle quali ricavavano pancere, calze, corpetti, guanti, copricapo che poi, con una regolare distribuzione, attraverso appositi Comitati di mobilitazione, facevano pervenire ai soldati”.

L’intenzione dei fratelli Gimondi sarebbe, con scadenza annuale, di realizzare i successivi volumi fino all’anno di conclusione della guerra (1918) e di suggellare la collana con un supplemento a ricordo di tutti i caduti della Valle Brembana (a tutt’oggi superano i 1300) e di tutte le lapidi erette in loro memoria. Pagine ricche di sentimenti reali e diretti. Per scelta gli autori non hanno aggiunto considerazioni personali. Al lettore il piacere di esercitare un limpido esercizio di critica. (Bruno Silini)

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