Alle ore 16 c’era Bim Bum Bam. Non c’era discussione. Dopo l’asilo, le elementari, persino medie e superiori comprese. Lady Oscar, Occhi di gatto, Lupin e altri ancora. Erano un cult innovativo e progressista per l’epoca dove noi bambini o adolescenti imparavano che nella vita il political correct, tanto di moda oggi, non paga nel mondo reale.
Una programmazione Bim Bum Bam osteggiato anche allora dai soliti plutocrati dell’educazione civica di massa che vedevano come fumo negli ochhi quei cartoni violenti e diseducativi (come se educativi fossero i Flintstones e Tintin su mamma Rai). Ma, ahime, nessuno ha mai capito che c’era molta più cultura e femminismo in Lady Oscar o Occhi di Gatto (andati in onda 30 anni) fa che nel minestrone di LGBT che ogni giorno ci viene propinato da una minoranza rumorosissima.
E vogliamo parlare delle serie tv? Erano gli anni 90 e nei pomeriggi di Italia 1, tra le pieghe della sceneggiatura di Beverly Hills 90210, c’erano droga, Aids, sesso fra adolescenti. Così come erano presenti in molte situazioni reali e lo sono tutt oggi. Sui film per la TV ne cito un paio: Basic instinct e Proposta indecente. Considerati nocivi, diseducativi e anche un po’ violenti per molti, ma con dei contenuti psicologi e di pulsioni di passione umana che dovrebbero fare riflettere.
Sfiderei qualsiasi persona al giorno d’oggi a guardare 10 telefonini a caso degli italiani se non sono presenti video o immagini hot… (il film Perfetti Sconosciuti di Genovese insegna). Insomma dal punto di vista della TV commerciale Silvio Berlusconi è stato un percussore dei tempi. Riusciva sempre a vedere prima quello che sarebbe piaciuto agli utenti. Con i beati mal di pancia degli statalisti della TV pubblica che non erano in grado di reggere il confronto.
Scrivo queste cose con la tessera del PD i tasca. Ho sempre combattuto la politica finanziaria di Berlusconi, soprattutto dal punto di vista fiscale ed economico, ma quando rivedo ogni tanto sul servizio on demand di Sky certi titoli “cult” della sua epoca non ho dubbi che abbia portato più cultura televisiva lui – slegando l’ipocrisia del “in televisione non si possono fare vedere certe cose” – di una certa componente radical chic che crede che certi temi o situazioni debbano essere nascoste a prescindere.
Invece no, nella storia dell’uomo c’è del bene e del male allo stesso tempo e non è oscurando o evitando certo temi che si può pensare di educare bambini o ragazzi. Perché nell’ultima puntata di Lady Oscar o nella 15esima di Nadia – Il mistero della pietra azzurra c’è molto di più dell’intero programma scolastico di storia di elementari e medie messe assieme. Con i Flintstones o Tintin di mamma Rai cosa si imparava? Grazie Silvio Berlusconi per averci dato una TV che ha provato a spiegarci come gira il mondo senza tanti giri di parole.