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Quante volte, parlando di cantieri, il pensiero è andato automaticamente a noi bergamaschi? Un collegamento impossibile da non fare anche se, come tutte le cose che si fanno spontaneamente, è difficile capire da dove sia derivata una simile associazione.

Bisogna tornare un po’ di anni addietro, nel dopoguerra, quando l’impulso alla costruzione di opere nelle città per rimettere in moto il Paese assunse un ritmo eccezionale. Ecco allora che tantissimi abitanti della provincia bergamasca si recarono a Milano nei cantieri per aiutare nell’impresa, esperienza che li fece diventare apprezzati e considerati nel tempo come i più abili ed esperti nel campo.

Se lo stereotipo, ma neanche troppo, associato al muratore bergamasco è ampiamente diffuso e conosciuto, non si può dire lo stesso dei materiali da costruzione che più spesso vengono impiegati sul territorio in cui questo agisce. Come molte altre zone d’Italia, anche la Bergamasca ha conosciuto nel tempo cambiamenti nell’uso di materiali da costruzione, con passaggi che hanno visto la pietra locale affiancarsi a nuovi materiali, in linea con le esigenze costruttive e il progresso tecnologico che ha colpito, come gli altri, anche quest’ambito.

Le pietre della Bergamasca

Ottenuta dalle cave locali, la pietra è un materiale che nel corso dei secoli ha avuto la popolarità maggiore nel campo delle costruzioni, sia per la sua durabilità che per l’indubbio impatto estetico. Riesce infatti a resistere alle intemperie e al trascorrere del tempo, mantenendo integra la sua bellezza. È un materiale intrinsecamente legato alla storia culturale ed economica di Bergamo e provincia. La più nota è senz’altro il marmo di Zandobbio, dolomia cristallina di cui, si può dire, è fatta almeno mezza città tra cui anche le Mura Venete. Non è usata solo per edifici storici, ma anche per arredo urbano pubblico e privato, nonché per pavimentazioni, scalinate, rivestimenti e molto altro.

Essendo un elemento che caratterizza la città di Bergamo, continua e continuerà a essere impiegata anche in futuro per realizzare nuove costruzioni. Altra pietra tipica impiegata nel settore è la Pietra di Credaro, roccia sedimentaria costituita prevalentemente da arenaria a composizione calcarea, impiegata sia per realizzare strutture moderne e di design che per il restauro e il ripristino del patrimonio edilizio e artistico. È utilizzata per costruire muri portanti, ma anche dettagli decorativi come le cornici delle finestre. C’è poi l’Ardesia di Branzi, originaria della Val Brembana. L’abbondante presenza di quarzo la rende perfetta da adottare come materiale in esterno, soprattutto nelle zone di alta montagna. Resiste alle flessioni, al gelo e all’usura, difficilmente alterabile.

Cemento e calcestruzzo, ma anche legno

Hanno portato rivoluzione nel comparto costruttivo materiali come cemento e calcestruzzo, sfruttati soprattutto per costruire strade, ponti ed edifici. In particolar modo il cemento è estremamente vigoroso e si lega perfettamente con l’acciaio per creare strutture solide, pronte a prendere vita nelle carpenterie industriali. Cemento e calcestruzzo hanno contribuito a dare forma anche al nuovo stadio dell’Atalanta, dove i materiali impiegati furono a km 0, giungendo proprio dal territorio bergamasco, segno di come ci sia sempre la volontà di continuare a valorizzare manodopera e materiale locale.

Un’opera che guarda anche all’aspetto sostenibile, proprio come uno dei materiali che questa caratteristica ce l’ha innata, ovvero il legno. Versatile e rinnovabile, sarà senza dubbio tra i più sfruttati in futuro, tanto che a Bolgare si sta già realizzando il più grande bio-quartiere della provincia di Bergamo e non solo: una volta terminato lo sarà anche d’Italia e d’Europa, con 120 unità abitative ecosostenibili, rigorosamente in legno. Un progetto che pone attenzione all’ambiente e al risparmio energetico.

Metallo e acciaio

Materiali innovativi e moderni, che però possono ben combinarsi con la tradizione, sono il metallo e l’acciaio, punto di forza di O&T Costruzioni Metalliche. Vista la robustezza che possiedono, rendendoli idonei a sopportare carichi pesanti senza cedere, è corretto e più che mai logico usarli per costruire le strutture portanti di qualunque opera composta da travi, colonne e tralicci. In ambito industriale e commerciale, l’acciaio si impiega anche per le coperture dei tetti, data la capacità di resistere ad agenti atmosferici di ogni tipo.

Forse meno noto è l’uso del metallo come elemento decorativo per le facciate degli edifici, attraverso la creazione di pannelli per rivestire gli edifici e donare loro un aspetto moderno e contemporaneo. Il metallo permette anche di dare sfoggio alla creatività, dati i diversi colori, finiture e forme disponibili. 

Altro ambito d’applicazione è la carpenteria metallica: i materiali utilizzati in fondo non sono così distanti dal legno se si guarda l’aspetto sostenibile: la loro leggerezza consente di ridurre il consumo di risorse durante la costruzione e, di conseguenza, l’impatto complessivo delle opere. Senza contare che l’acciaio e i metalli riflettono il calore solare, contribuendo a ridurre il surriscaldamento delle costruzioni durante i mesi estivi.

Ultimo pregio la riduzione dei tempi di costruzione, aspetto non scontato considerato che in una città in continuo sviluppo bisogna sapersi muovere velocemente e ridurre al minimo i disagi, con aperture troppo prolungate dei cantieri.

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