Biondi immobiliare

I quattro libri del Confucianesimo sono testi della letteratura cinese scelti da Zhu Xi (Daxue), sotto la dinastia Song, come testi introduttivi al pensiero di Confucio. Essi sono: il Grande Studio, il Libro dei Riti (Li Ji), le Memorie di Confucio (Lun Yu) e al Libro dei Mille Caratteri (Qian Zi Wen):

Il grande studio (Daxue).

È un testo fondamentale perché contiene molti temi della filosofia confuciana. Daxue è un concetto importante all’interno del confucianesimo. Si riferisce alla ricerca della conoscenza e della comprensione per raggiungere la virtù e governare bene. Questo libro insegna che la conoscenza deve essere basata su una ricerca approfondita, una riflessione costante e una pratica continua. La conoscenza non deve essere quindi solo accademica, ma deve essere applicabile nella vita pratica. Il Grande Studio insegna anche l’importanza della ricerca della verità, della pratica della virtù, della coltivazione del carattere e dell’attenzione alle relazioni sociali.

Il libro di Mencio (Mengzi)

Il libro di Mencio (Mengzi) è uno dei testi classici della filosofia cinese. Mencio, noto anche come Mengzi o Meng-tzu, è considerato uno dei più grandi filosofi della Cina antica. Il suo libro raccoglie le sue idee e i suoi insegnamenti sulla moralità, la politica, l’etica e la spiritualità. È composto da sette capitoli che esplorano diversi temi. Nel primo capitolo, Mencio parla dell’importanza della virtù e della bontà, sostenendo che tutte le persone hanno un cuore buono e che la morale è una questione di coltivazione e sviluppo personale. Negli altri capitoli, l’autore affronta la questione del governo giusto e delle responsabilità dei governanti, la questione del destino e del libero arbitrio, si parla della saggezza e della conoscenza, della questione dell’armonia e dell’equilibrio nella società. Il libro di Mencio è stato molto influente nella storia della filosofia cinese e ha avuto un impatto significativo sulla cultura e la società cinese. Le sue idee sulla moralità e sulla virtù hanno influenzato molti pensatori e leader cinesi nel corso dei secoli.

I Dialoghi (o Analects)

Rappresentano le annotazioni dei principali insegnamenti di Confucio e dei suoi discepoli. Ne abbiamo parlato nel capitolo precedente.

La dottrina del mezzo (Zhongyong)

Il libro del giusto mezzo (Zhongyong in cinese) è uno dei testi fondamentali del confucianesimo. È un breve trattato che esplora i concetti di equilibrio, armonia e moderazione. Il libro del giusto mezzo è stato scritto nel periodo degli Stati Combattenti (475-221 a.C.) ed è attribuito al filosofo confuciano Zhong Yong. Tuttavia, molti studiosi credono che sia stato scritto da un gruppo di autori nel corso di diversi secoli. Il libro del giusto mezzo sostiene che l’equilibrio è la chiave per la felicità e il successo nella vita. Invita le persone a vivere in modo moderato, evitando gli estremi. Questo equilibrio deve essere applicato in ogni aspetto della vita, dalle relazioni personali alla politica. Si tratta di un’opera molto influente nel pensiero confuciano e che ha saputo ispirare molti altri testi. Ha anche avuto un impatto sulla cultura cinese in generale, poiché il concetto di equilibrio e moderazione è presente in molte forme d’arte e di pensiero cinese. Questi libri rappresentano alcune delle opere più importanti di Confucio e sono stati scritti dai suoi discepoli o seguaci diretti. Essi fornisco una descrizione della filosofia confuciana e delle sue pratiche.

Tagged in:

Autore

Enrico Valente

Enrico Valente è nato a Torino nel 1978 dove si laurea in giurisprudenza nel 2004. Da oltre vent'anni si dedica allo studio e alla ricerca filosofica e da alcuni anni affianca la passione per la scrittura alla traduzione di saggi e romanzi. Con ”L'arte di cambiare, da bisogno a desiderio dell'altro” la sua opera di esordio, vince nel 2021 il primo premio al Concorso nazionale di filosofia ”Le figure del pensiero”, nello stesso anno riceve per la medesima opera la menzione d'onore al Premio di arti letterarie metropoli di Torino e arriva finalista al concorso di Città di Castello. Attualmente è impegnato alla preparazione di una collana intitolata ”Incontri filosofici” dedicata ai grandi protagonisti della filosofia che sta ricevendo un notevole riscontro da parte del pubblico ed è in corso di traduzione all'estero. Il suo primo numero “Il mio primo Platone” è arrivato finalista al concorso nazionale di filosofia di Certaldo (FI) 2022.

Vedi tutti gli articoli