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Un calcio diverso, un calcio con 5 sostituzioni. Nelle prime 3 giornate della Serie A di calcio in corso, 7 partite su 30 sono state vinte nell’ultimo quarto d’ora da giocatori subentrati a partita in corso. Sembra un effetto della regola delle 5 sostituzioni, adottata nel maggio 2020 e utilizzata massicciamente dagli allenatori.

Il dato lo ha riportato Gianfranco Teotino su la Gazzetta dello Sport cartacea dello scorso 15 settembre, in un articolo di analisi sulle 30 partite medesime. Altre cifre le ha riportate Fabio Licari sulla Gazza del 17 settembre, analizzando tutti i goal segnati nello scorso campionato si Serie A, il primo in cui si è utilizzata la regola.

Su un totale di 1˙163 goal, 155 sono stati segnati da giocatori subentrati, ovvero il 13,3% ma con il dato eclatante dell’Atalanta che, su 90 goal segnati, ne ha avuti 21 dai subentrati, ovvero il 23,3%.

In tutto il campionato scorso, soltanto una squadra, la Lazio, ha usato sempre i 5 cambi, ma soltanto 5 (su un totale di 20 squadre) ne hanno utilizzati meno di 4. La tendenza si è accentuata con il campionato in corso, con soltanto 2 squadre che sfruttano meno di 4 sostituzioni e 8 squadre che invece le effettuano sempre tutte.

Fino al 1953 le sostituzioni nel calcio non esistevano. Se nel corso di una partita un giocatore si infortunava, lasciava la sua squadra in 10. Poi le cose hanno cominciato a cambiare con la possibilità di sostituire i giocatori infortunati.

Dal 1994 i cambi possibili sono saliti a 3, e alcuni allenatori hanno cominciato a usare i cambi a scopo tattico, per cambiare modulo di gioco e far uscire giocatori stanchi.

Ma con i 5 cambi le possibilità di intervento degli allenatori possono aumentare di molto. In pratica si può sostituire mezza squadra, facendo correre alcuni elementi come pazzi per 60 minuti (invece di 90 più recuperi) e sostituendoli negli ultimi minuti con giocatori freschi – per sfruttare le fatiche accumulate dagli avversari.

Nell’analisi di Licari, le 5 sostituzioni hanno un grosso punto a favore: generano meno infortuni, perché giocatori affaticati tendono a soffrire di più.

Ma c’è anche un grosso punto contrario al calcio con 5 sostituzioni: le società più ricche sarebbero avvantaggiate perché possono permettersi di pagare e mandare in panchina giocatori più forti. Sebbene questo sia un argomento dubbio, perché i giocatori più pagati non sempre sono migliori. Inoltre, almeno nel primo anno di applicazione della regola, l’Atalanta (che è difficile definire «ricca» rispetto ad altre competitrici) è giunta 3ª in classifica.

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Guido Tedoldi

Nato nel 1965 nel milieu operaio della bassa Bergamasca. Ci sono stato fino ai 30 anni d’età, poi ho scelto di scrivere. Nel 2002 sono diventato giornalista iscritto all’Albo dei professionisti. Nel 2006 ho cominciato con i blog, che erano tra gli avamposti del futuro. Ci sono ancora. Venite.

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