Biondi immobiliare

Affinché uno Stato funzioni correttamente e la giustizia possa essere garantita l’interesse del privato deve essere totalmente subordinato a quello pubblico. In questa prospettiva parliamo di comunismo platonico. E’ proprio sulla base di questo proposito (che guarda molto ad alcuni aspetti della costituzione spartana) che Platone suggerisce, nella classe superiore, l’abolizione della proprietà privata e la comunanza dei beni.

Solo in questo modo, ne è convinto, è possibile assicurare una gestione disinteressata della cosa pubblica e non si creano squilibri dovuti alla concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi e situazioni di povertà per il popolo.

Ma i sacrifici individuali non si limitano alla sfera economica, anche in ambito familiare l’interesse collettivo è quello prevalente. Per cui, dice Platone, i governanti non possono godere di una propria moglie, ma le donne devono essere tra di loro condivise. Ciò, però, non implica certo la prostituzione o la riduzione della donna a oggetto del maschio (al tempo le donne godevano di una completa uguaglianza con gli uomini). Platone è contrario alla monogamia tra i governanti fondamentalmente perché vuole evitare che questi, a causa delle inevitabili gelosie e eccessi passionali, distolgano la loro attenzione e la loro concentrazione dall’interesse pubblico. I bambini, infine, devono essere tolti ai loro genitori alla nascita affinché possano ricevere un’educazione “di Stato” nell’ottica del futuro ruolo che occuperanno.

Di fronte a questa raccapricciante condizione, più vicina alle abitudini monacali che a quelle di persone comuni, pare lecito chiedersi come si possano trovare individui disposti a simili privazioni. Qui Platone non ha dubbi: la felicità che non si può trovare nei piaceri materiali la si potrà ricevere indirettamente, dall’alto, come parte della collettività. Se lo stato funziona bene ed è giusto anche i cittadini non potranno che vivere felici e lo saranno ancora di più i governanti che potranno godere della beatitudine più alta, quella della conoscenza. Per Platone insomma, non è configurabile un autentico benessere individuale scollegato a un benessere collettivo; perché una tale condizione può verificarsi solo temporaneamente, probabilmente dovuta a fugaci passioni corporee. Soltanto in un contesto di felicità collettiva (che accade, lo ribadiamo, solo in uno Stato giusto, bello e buono) il benessere duraturo e autentico dei singoli potrà essere assicurato.

STORIA DELLA FILOSOFIA. TUTTE LE LEZIONI PUBBLICATE

Lezione 1: Le origini della filosofia in Grecia. La scuola ionica
Lezione 2: Eraclito, filosofo del Panta rei
Lezione 3: Pitagora, non solo filosofo ma taumaturgo e astronomo
Lezione 4: Parmenide e le vittime dell’illusione dei sensi
Lezioni 5: I paradossi di Zenone. Vi dicono qualcosa Achille e la tartaruga?
Lezione 6: Anassagora e i semi originari della materia
Lezione 7: Empedocle e le quattro radici: fuoco, aria, terra e acqua
Lezione 8: Democrito, padre della fisica
Lezione 9: La sofistica. Come si monetizzava nell’antichità con la filosofia
Lezione 10: Protagora. L’uomo è misura di tutte le cose
Lezioni 11: La filosofia di Gorgia su essere, conoscenza e comunicabilità
Lezione 12: La tragedia greca con i quasi filosofi Eschilo, Sofocle ed Euripide
Lezioni 13: Eschilo, padre della tragedia greca
Lezione 14: Sofocle e l’innovazione della tragedia greca
Lezione 15: Nella tragedia greca di Euripide stranieri e servi entrano in scena
Lezione 16: La filosofia di Socrate così spaventosa per politici e potenti
Lezione 17: Socrate e il rifiuto di filosofare per iscritto
Lezione 18: Socrate. Le affinità con i Sofisti e con Platone
Lezione 19: Antropocentrismo filosofico di Socrate
Lezione 20: Socrate e la consapevolezza della propria ignoranza
Lezione 21: Ironia come metodo
Lezione 22: La maieutica di Socrate per un genuino punto di vista sulle cose
Lezione 23: Il tì èsti di Socrate (che cos’è?) e la nascita della parola concetto
Lezione 24: Il significato della virtù per Socrate, non dono ma conquista
Lezione 25: La scienza del bene e del male e l’arte del saper vivere
Lezione 26: La religione in Socrate
Lezione 27: Le scuole socratiche: megarica, cinica e cirenaica
Lezione 28: Introduzione alla filosofia di Platone
Lezione 29: La vita di Platone, filosofo e lottatore
Lezione 30: I primi dialoghi di Platone e l’influenza di Socrate
Lezione 31: L’Iperuranio e il concetto di idea in Platone
Lezione 32: Platone. Il rapporto tra il mondo sensibile e il mondo delle idee
Lezione 33: La teoria della reminiscenza di Platone
Lezione 34: Platone e l’immortalità dell’anima
Lezione 35: Verità e opinione per Platone
Lezioni 36: Platone. Le passioni, ostacolo alla verità
Lezione 37: Il mito della biga alata di Platone. La distinzione tra anima e corpo
Lezione 38: Il mito della caverna di Platone. Cosa fare per diventare filosofo
Lezione 39: Platone e il mito dell’androgino raccontato nel Simposio
Lezione 40: Platone e il mito del demiurgo introdotto nel Timeo
Lezione 41: Platone. Il mito di Prometeo
Lezione 42: Platone il mito di Theuth e del suo comodo alfabeto
Lezione 43: Saper ragionare bene. Bello e giustizia in Platone/
Lezione 44: Lo Stato giusto secondo Platone
Lezione 45: Le tre classi dello Stato nella Repubblica di Platone

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Enrico Valente

Enrico Valente è nato a Torino nel 1978 dove si laurea in giurisprudenza nel 2004. Da oltre vent'anni si dedica allo studio e alla ricerca filosofica e da alcuni anni affianca la passione per la scrittura alla traduzione di saggi e romanzi. Con ”L'arte di cambiare, da bisogno a desiderio dell'altro” la sua opera di esordio, vince nel 2021 il primo premio al Concorso nazionale di filosofia ”Le figure del pensiero”, nello stesso anno riceve per la medesima opera la menzione d'onore al Premio di arti letterarie metropoli di Torino e arriva finalista al concorso di Città di Castello. Attualmente è impegnato alla preparazione di una collana intitolata ”Incontri filosofici” dedicata ai grandi protagonisti della filosofia che sta ricevendo un notevole riscontro da parte del pubblico ed è in corso di traduzione all'estero. Il suo primo numero “Il mio primo Platone” è arrivato finalista al concorso nazionale di filosofia di Certaldo (FI) 2022.

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