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Don Riccardo Personé, parroco di Nardò (Lecce) ha fatto parlare di sé dopo la omelia di qualche giorno fa contro i commenti troppo estremisti sui migranti da parte dei suoi parrocchiani dopo l’arrivo di 77 migranti nella zona tra Portoselvaggio e Torre Uluzzo. “Se sono cattolico – ha detto don Riccardo – non posso restare indifferente, non può venire in chiesa chi è in grado di augurare la morte ai bambini, non basta venire a messa”.

L’argomento è politicamente complesso, ma non serve un sacerdote di provincia per sapere che il Vangelo e il magistero della Chiesa sono chiari su certi temi, cosa che invece sfugge a molti cittadini frequentatori di parrocchie e oratori. Don Riccardo fa quello che molti suoi colleghi e superiori non hanno il coraggio di fare: ossia mettere di fronte le persone ad una scelta.

Chi si dichiara cattolico (più o meno praticante) non può cercare di eludere la questione della prossimità ai meno fortunati con le solita questione morale dalle porte scorrevoli. Se l’immigrato dà fastidio, non si è obbligati a santificare le feste e mettersi in prima fila negli oratori. E’ troppo facile prendere quello che fa comodo di ogni contesto o organizzazione e buttare invece la parte che non piace. Quindi tanto di cappello a don Riccardo: si è dimostrato un prete con la schiena dritta e il coraggio di schierarsi.

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Autore

Davide Bettinelli

Nato a Trescore nel 1982. Diplomato alla "Pesenti". Occupazione operaio metalmeccanico. Membro del consiglio di fabbrica per la CISL dal 2006 al 2014. Calcio CSI dal 2003 al 2009. 1° posto Endenna gruppo di campionato 2007-2008 Arbitro CSI dal 2009 al 2011. Presidente calcio a 5 CSI dal 2010 al 2013 della Mirafiori. 1° posto gruppo E nella stagione 2011-2012. 1° posto torneo Epifania a Berbenno nel 2011. Tennis a livello amatoriale dal 2013 al 2017. Miglior risultato quarti di finale torneo Quarenga 2016. Iscritto al PD dal 2010

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