Quel venerdì sera mister Piero era più serio del solito prima di impartire istruzioni per la partitella di allenamento. Chiama Daniele e gli altri e dice: «Ok ragazzi, qua tutti che devo dirvi qualcosa di un po’ particolare. Quella con la Socrates sarà una partita dura. Il campo è piccolo, stretto. Quindi farò le seguenti variazioni. Sabrina ti sposterai in difesa al posto di Manuele. Questi prenderà il posto in regia di Daniele che si sposterà a destra».
Sabri subito reclama: «Ma mister che roba è… Io in difesa?».
Anche Manuele reclama: «Sono d’accordo. Poi sa mister che con me in mezzo il gioco rallenta».
Piero ribadisce: «Sono consapevole del fatto che con Sabrina dietro e Manuel in regia perdiamo qualcosa, centimetri e peso dietro e velocità di manovra davanti. Ma è altrettanto vero che con un campo così stretto e la loro retroguardia molto forte nello uno contro uno, rischiamo di non arrivare mai in porta. Per questo mi assumo qualche rischio dietro, ma voglio due tiratori precisi da metà campo in su. Andrea e Daniele, tirate da tutte le parti appena vedete la porta».
Paolo interviene: «Mister così mi toccherà fare da sponda giusto?».
Piero annuisce: «Esatto. Non so se ti marcherà il loro primo stopper o Dario, ma sono molto più esperti di te e mi aspetto almeno che tu riesca a fare da appoggio per gli inserimenti di Andrea e Daniele. Anche tu Mary mi aspetto qualche uscita in più in area. Hanno un maliano di punta fortissimo fisicamente e pure tecnicamente».
Daniele, infine, conclude: «Beh, il mister sei tu. Se credi che abbiamo più chance».
La sera dopo Andrea e Davide, si sono dati appuntamento alle giostre sul lungo fiume. Mary era impegnata con la preparazione di un esame e ha lasciato libera uscita al giovane mediano. L’autoscontro, il calcinculo e la sala giochi erano un must di mezza estate per la giovane brigata della Mirafiori già dai tempi delle medie. C’è anche Sabri. Ma questi è in compagnia della sorella Simona, sempre sulla via del bel golden-boy Andrea.
Andrea esordisce: «Dai Dani facciamo un giro. Ho fatto il pieno di gettoni».
Dani annuisce e appena vede un’auto libera salta su insieme all’amico. Dall’altro lato sia Sabrina che Simona fanno lo stesso e inizia lo show del chi tampona chi. Finito i gettoni (e quelli di Andrea erano tanti) i quattro si trovano a bordo pista. Andrea non può certo fare a meno di notare l’abbigliamento di Simona. Top aderente a far risaltare il seno e gonnellina talmente corta che sembrava lo stock più corto da scartare al reparto controllo-imballo della fabbrica produttrice.
Andrea attacca a parlare: «Ehi, ma che ci fanno due signorine così belle in giro stasera?».
Sabrina risponde: «Io ho litigato con Dario, e avevo bisogno di staccare e Simo mi ha accompagnata».
Simona rincara: «Direi che ogni tanto ci vuole. Staccare un po’ e quello che ci vuole soprattutto da quel “due palle” di Dario».
Andrea letteralmente soggiogato dall’abbigliamento di Simona (ma anche delle tre birre che si è scolato) si avvicina a Daniele e gli chiede: «Dani, ti fa niente se tu riaccompagni a casa Sabri che magari alla Simo ci penso io?!».
Il compagno di squadra lo guarda un po’ spaesato. Capisce che l’amico ha voglia e a malincuore: «Ok, ok. Però mi devi un favore. Anche perché visto la mia situazione con Mary non mi sembra il caso. Comunque va bene, in fondo non c’è nulla di male».
Subito dopo Dani guarda Sabrina e le fa: «Dai Sabri, stasera ti accompagnò io a casa che mi sa che questi hanno altri programmi».
Lei risponde: «Tranquillo Dani, vado pure a piedi, comunque grazie».
Dani replica: «Dai abitiamo a 50 metri di distanza. Insisto. Dai su».
Lei risponde: «Ok dai, allora ne approfitto».
Daniele parcheggia l’auto nel vialetto a fianco a casa e si incamminano verso casa.
Ad un certo punto a Sabri cadono le chiavi di casa. Lei si piega per raccoglierle. Lo sguardo di lui cade dove non dovrebbe. Lei rialzandosi vede i suoi occhioni e le sue spalle. E’ un istante lungo un’eternità. Le braccia di lui le prendono i fianchi, le braccia di lei stringono il suo collo. Due, forse tre secondi, di esitazione. Poi la lingua di lei dà un assist a quella di lui. I corpi si cercano, anche troppo. Lei quasi inizia a spogliarsi quando lui le fa: «Aspetta, andiamo almeno dietro la siepe va, dovrei avere nel portafogli il preservativo del Pd che mi avevano dato all’ultima campagna elettorale».
Lei gli sorride e fa: «Dani sei incredibile… cioè in un momento come questo mi tiri fuori il preservativo del Pd, …. ahahah».
«Dio, ti voglio Sabri».
Lei risponde: «Ok Dani, io ti voglio da sempre».