Quando l’allora sindaco di Sorisole, Simone Stecchetti, ebbe terminato il trasloco del Comune dal “palazzo di vetro” di Piazza Alpini all’ex scuole elementari di via San Francesco d’Assisi adibì un’aula alle riunioni del Consiglio comunale.
Per il Consiglio una sala più consona
Più piccola rispetto alla precedente, ma più luminosa e senza pali portanti nel mezzo, un elemento strutturale, quest’ultimo, che saltava all’occhio creando disagio. A lungo andare, però, anche l’attuale sede ha fatto pesare i suoi limiti: uno spazio modesto dove il pubblico è costretto a stare asserragliato in due file di sedie (una dozzina di posti) stipate contro la parete per far posto alla tavolata dei consiglieri. Adesso il sindaco Stefano Vivi vuole cambiare aria e destinare gli appuntamenti istituzionali del Consiglio comunale in un luogo più accomodante. “Quando avremo traslocato l’attuale biblioteca di Sorisole in Piazza Alpini – precisa – abbiamo in animo di spostare la sala consiliare (e l’archivio) nei locali della vecchia biblioteca, molto più ampi, in modo tale che il pubblico possa avere più spazio a disposizione con accesso diretto”. “Di solito non c’è molta gente ai Consigli comunali, – continua il primo cittadino – ma quando vi sono argomenti particolarmente sentiti l’attuale sala è insufficiente a contenere tutti dignitosamente”.
Il palazzo di vetro ospiterà la biblioteca
Di rimando, portare la biblioteca in Piazza Alpini può innescare un valore aggiunto a livello culturale e sociale. “Abbiamo a Sorisole – spiega il vice sindaco Eugenio Zambelli – una piazza centrale non molto vissuta da quando il municipio è stato spostato. Portare qui la biblioteca, ma anche le sedi delle associazioni e la sala prove insonorizzata del corpo bandistico (secondo piano) e altri servizi al piano terra, significa dare una sferzata di vitalità al contesto urbano”. Porre un presidio culturale come la biblioteca nei 405 metriquadrati del primo piano dell’ex municipio era stata un’intuizione del sindaco Eros Mastrobuono, ripresa progettualmente dal successore Stefano Gamba. Ora Vivi potrebbe concretizzare l’eredità di Gamba prima di Natale. “Sarà uno spazio decisamente più grande rispetto all’attuale – conclude Zambelli – con sale dedicate alla lettura, alla consultazione e all’utilizzo delle tecnologie digitali. Di grande interesse è l’area creata per i più piccoli. Una sorta di ludoteca che il nostro personale sfrutterà al massimo con iniziative e proposte”. Bruno Silini