“Incontriamoci a bere una tazza di tè” raggiunge la quindicesima edizione. Promossa dall’associazione Franco Pini Onlus, si terrà sul sagrato della chiesa di San Bartolomeo a Bergamo nei giorni 6-7-8 novembre con orario continuato dalla 9 alle 21.
Un’occasione per toccare con mano ciò che Franco Pini di Ponteranica sta facendo a Nyagwethe (Kenya) gustando un bicchiere del buon tè keniota e scambiare due chiacchiere con lui e gli uomini e le donne dell’associazione.
Guest event nella serata di venerdì sarà il CONCERTO GOSPEL del coro “Anghelion” di Nembro diretto dal maestro Antonio Barcella che si svolgerà all’interno della chiesa di San Bartolomeo.
Tutto ciò che viene raccolto sarà interamente e direttamente devoluto per lo sviluppo dignitoso del popolo di Nyagwethe nel Sud-Nyanza in Kenya. Qui trovate la locandina della manifestazione e la lettera di Franco Pini con il resoconto delle attività e delle prossime iniziative.
Per chi non lo conoscesse Franco Pini è un uomo di pace con un grande ottimismo e una volontà inossidabile. A 83 anni non ha la minima intenzione di mollare quel miracolo laico che continua nel villaggio keniota di Nyagwethe vicino al lago Vittoria.
Dalla desolazione di 34 anni fa Franco Pini (scout e alpino doc) l’ha trasformato in una cittadella di 4000 abitanti con un ospedale, un acquedotto di 5 chilometri, una scuola elementare, una foresteria, un asilo, una chiesa, un mercato, un istituto tecnico di sartoria, agricoltura e edilizia, un liceo, un ostello per gli studenti dei villaggi più lontani.
Adesso sta lavorando alla creazione di una rete di negozi per rinvigorire lo sviluppo commerciale e “far girare moneta”. Con nessun aiuto da istituzioni pubbliche e private, ma attingendo da se stesso e dalla generosità di tanti bergamaschi “si è arrangiato” per migliorare le condizioni di un piccolo angolo del nostro mondo.
Laggiù è infermiere, muratore, idraulico, meccanico e ragioniere, ma soprattutto profeta di un modo di essere uomini. In semplicità e senza vanterie fa bene il bene. E se c’è un cobra in soffitta lui prende una lancia e lo affronta. “Finora sono stato io il più svelto”.