Il tessuto sociale italiano continua a pagare le gravi conseguenze legate alla crisi innescata dalla pandemia e i dati emergenti della recente ricerca dell’Istat evidenziano le difficoltà di famiglie, soprattutto quelle con figli piccoli, e imprese. Pur trattandosi di stime preliminari e, quindi, soggette a possibili revisioni, il quadro che emerge è di una significativa gravità alla quale, però, il mondo del terzo settore sta provando a dare una risposta con diverse modalità.
A Bergamo, ad esempio, un argine a questa “onda sociale devastante” è rappresentato dalla Mensa dei frati Cappuccini che, dal 1958, fornisce ascolto e pasti caldi ai bisognosi nello stile missionario che fu proprio di Padre Alberto Beretta: frate al quale la sala è espressamente dedicata. L’informazione più nota, legata a questa importante figura per la chiesa di Bergamo, è rappresentata dal suo rapporto familiare con Santa Gianna Beretta Molla, di cui era fratello, tuttavia la sua vita è davvero di una ricchezza straordinaria e può essere, a mio avviso, fonte di ispirazione soprattutto in questo periodo storico.
Alla luce di questo è da accogliere con grande interesse il convegno che si svolgerà domenica 21 marzo alle ore 21:15, tramite ZOOM, a cura del vicepostulatore padre Claudio Todeschini dei Cappuccini di Bergamo (vedasi volantino allegato).
A parlarci di Padre Alberto Beretta interverrà anche la suora canossiana, Madre Virginia. Si potrà partecipare all’incontro tramite il sito: www.sacrequestioni.org.oppure cliccando sul volantino 10 minuti prima dell’incontro.
Di fronte ad una emergenza sociale cosi ampia, dedicare del tempo per approfondire la figura di questo religioso potrebbe rivelarsi una straordinaria opportunità per imparare a vivere la gratuità fraterna che può essere la vera strada affinché le nostre esistenze, sempre più in affanno, possano trovare un respiro nuovo e, con esso, un nuovo impeto missionario.
