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Triste vicenda quella che ha coinvolto un 66enne purtroppo deceduto a causa del Covid: durante il suo ricovero in un Ospedale della Provincia, il pensionato è stato infatti derubato da un infermiere, identificato in seguito ad accurate indagini avviate dopo alcuni sospetti delle sorelle del defunto.

L’uomo, un 66enne di Cividate al Piano, era stato ricoverato il 13 marzo scorso, in piena emergenza: dopo un rapido decorso in ospedale, e dopo essere stato trasferito in terapia intensiva è deceduto.

Ed è proprio durante queseto suo ricovero che un infermiere, un 41enne di origine albanese e residente a Boltiere, lo ha derubato del bancomat e dl relativo codice pin, con i quali ha prelevato indisturbato del denaro e fatto molti acquisti.

Ad accorgersi degli spostamenti di denaro sospetti le sorelle del paziente che hanno subito sporto denuncia alla Polizia Locale di Romano di Lombardia: nei giorni in cui il 66enne si trovava in ospedale infatti risultavano delle operazioni la cui somma totale si aggirava attorno ai 6mila euro, in sole due settimane.

Le indagini, sotto la guida del comandante Arcangelo Di Nardo, hanno preso il via il 20 maggio scorso e hanno ricondotto alla fine all’infermiere e alla fidanzata 24enne, subito denunciati per furto aggravato e utilizzo fraudolento di sistemi informatici.

Queste le parole del Comandante di Nardo: “Un lavoro lungo e complicato. Era passato tanto tempo dalle operazioni e non avevamo più a disposizione immagini di videosorveglianza. Abbiamo così scandagliato tutte le operazioni bancarie, passato in rassegna tutti i dipendenti dell’ospedale e incrociato i dati fino ad arrivare a due nomi: dalle perquisizioni domiciliari dell’infermiere e della fidanzata, che vivono in due appartamenti distinti, abbiamo poi recuperato tutto ciò che era stato comprato. Non abbiamo potuto recuperare solo il contante, utilizzato anche per rifornimenti di carburante”.

I soldi rubati al deceduto erano stati utilizzati per l’acquisto, tra gli altri, di borse, computer, una tv, un tagliacapelli, casse wi-fi. Fortunatamente l’uomo aveva a disposizione un plafond mensile massimo di tremila euro, che ha probabilmente ridotto le spese dei due.

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