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Quante volte bambini, ma anche adulti, non si sentono a proprio agio ad andare dal dentista o addirittura ne hanno paura, facendo fatica a farsi visitare o non riuscendoci per niente? Questo perché in passato recarsi in uno studio specializzato nel trattamento dei denti significava fare un’esperienza spesso dolorosa, e non c’era la stessa attenzione per i pazienti, non per noncuranza ma perché i tempi erano completamente differenti. Era una questione di mentalità.

Ma adesso le cose sono cambiate, il campo dell’odontoiatria ha fatto grandi passi avanti sia in termini di tecniche che rispetto all’approccio ai pazienti.

Trattamenti meno invasivi e ancora più efficaci di quelli applicati anni fa vengono utilizzati per curare patologie o problematiche dentali. E se provate qualche timore nel sottoporvi a un’operazione, parlarne con il dentista stesso potrebbe aiutarvi a esorcizzarli.

Perché si ha paura del dentista?

Ansie e paure che l’idea di recarsi dal dentista scatenano (esiste anche un termine per definirle, odontofobia) da un retaggio del passato, trasmesso magari dai nonni o dai genitori che, avendo vissuto un’epoca diversa, hanno assimilato per forza di cose esperienze distanti dai più giovani. Per questo che tante volte a provare queste sensazioni sono anche gli adulti, che hanno vissuto sulla loro pelle cosa significasse andare al dentista senza avere a disposizione tecniche anestesiologiche o altri espedienti per non far provare dolore ai pazienti, soluzioni che oggigiorno vengono ampiamente adottate da tutti gli studi dentistici. Per non parlare dei trattamenti, alcuni dei quali erano più invasivi e dolorosi di quelli attuali.

A evocare con forza i timori possono essere anche gli odori di medicazione e i rumori degli strumenti in studio, ma anche il fatto che a essere trattata sia una parte del viso visibile e centrale, oltre che di fondamentale importanza per instaurare rapporti sociali. I bambini invece, più semplicemente, possono sviluppare paura per il dentista perché si trovano per la prima volta a dover affrontare una visita di questo tipo e possono essere condizionati dai racconti delle persone a loro vicine. 

Trattamenti dentistici non invasivi e indolore: oggi esistono

È importante far capire che ora come ora, andare dal dentista può diventare un’esperienza, se non piacevole, più che sopportabile e soprattutto inevitabile, per il bene della propria dentatura. Anche perché adesso gli studi dentistici dispongono di tecniche innovative, poco invasive e indolori, per effettuare i trattamenti, e i professionisti continuano a studiare per trovarne di nuove da applicare in futuro, con l’obiettivo di eliminare completamente la paura di andare dal dentista.

Uno di questi è il laser, che rende alcune operazioni come la cura della parodontite, la piccola chirurgia orale e l’implantologia più confortevoli per il paziente, rappresentando una valida alternativa a strumentazioni e tecniche tradizionali come anestesia locale, bisturi e trapano che possono risultare più invasivi. Estremamente preciso e rapido, il laser dentale permette al dentista di lavorare sulla porzione di cavo orale interessata sterilizzandola per ridurre il rischio di infezioni, coagulando i vasi sanguigni limitando così la fuoriuscita di sangue, riducendo anche i traumi ai tessuti.

Per un’igiene orale efficace, delicata e confortevole è stato ideato il Guided Biofilm Therapy, trattamento che rimuove placca e batteri sulla dentatura, scongiurando il rischio di malattie e infiammazioni. Dopo un’attenta diagnosi, l’igienista applica un rilevatore sui denti per individuare le zone più compromesse e poi utilizza un getto di aria compressa, acqua demineralizzata e micro-polveri per pulire la dentatura. Guardando ai trattamenti diffusi tra i migliori dentisti a Bergamo è presente anche la sedazione cosciente, tecnica di analgesia sedativa tutt’altro che invasiva che non fa ricorso ad aghi. Prevede l’erogazione di una miscela di ossigeno puro diluita con protossido d’azoto: grazie a una piccola mascherina posizionata sul naso, il paziente inala la soluzione, percependo in breve tempo una sensazione di rilassatezza che terminerà una volta portato a termine l’intervento, dandogli la possibilità di intraprendere la strada verso casa in totale autonomia. Adatta per odontofobici e ansiosi, terrorizzati dagli aghi, ma anche ai bambini più piccoli che vivranno l’esperienza di indossare la mascherina, soprattutto se colorata, come un momento giocoso che gli rimarrà impresso positivamente nella memoria.

L’ascolto del paziente

Oltre ai tecnicismi, i dentisti di oggi mettono al centro il paziente e ascoltano i suoi bisogni, ma anche i suoi timori. Per placare quest’ultimi è fondamentale, oltre a rassicurarli, fornirgli tutti le informazioni rispetto ai trattamenti a cui andranno incontro, spiegando nei dettagli le procedure e dando valutazioni accurate di quella che è la loro salute orale, rispondendo a tutte le domande poste.

Fare il dentista non viene più visto come un lavoro meccanico, dove contano solo i risultati ottenuti, ma un percorso da seguire passo dopo passo con il paziente, e il piano umano e relazionale assumono lo stesso livello di quello sanitario e professionale. Per far sentire il paziente a proprio agio, bisogna partire con il piede giusto e saperlo accogliere adeguatamente, creando la giusta atmosfera

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