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Matteo Renzi in conferenza stampa alla Camera annuncia “le dimissioni dei ministri  Teresa Bellanova, Elena Bonetti e Ivan Scalfarotto come da lettera inviata al presidente del Consiglio”. “E’ molto più difficile lasciare una poltrone che aggrapparsi allo status quo. Noi viviamo una grande crisi politica, stiamo discutendo dei pericoli legati alla pandemia. Davanti a questa crisi il senso di responsabilità è quello di risolvere i problemi, non nasconderli”. dichiara in conferenza stampa. “La crisi politica non è aperta da Italia Viva, è aperta da mesi”.

Prima della conferenza si è svolto l”Incontro interlocutorio” tra Conte e il presidente Mattarella dove quest’ultimo ha sottolineato la “necessità di uscire velocemente da questa condizione di incertezza” vista “la pandemia”.

Certo una crisi di governo, ora, non migliorerebbe la situazione dato che in questo momento c’è bisogno di tutte le forze politiche, unite per combattere la pandemia e la grave crisi anche economico-finanziaria che stiamo passando e non abbiamo bisogno di ”una sostituzione di poltrone”.

“Abbiamo chiesto tre questioni al premier. Il primo è di metodo: non consentiremo a nessuno di avere pieni poteri, abbiamo fatto un governo per non darli a Salvini”. continua Matteo Renzi attaccando “l’utilizzo (da parte del premier ndr) in modo ridondante delle dirette tv, quello discutibile della delega ai servizi”. “Per dimettersi servono coraggio e senso di responsabilità” “La crisi non è stata aperta da noi, è aperta da mesi”.

“Non si vota adesso, si vota nel 2023”, dice Renzi, tornando a negare l’ipotesi di elezioni anticipate. E sulle dimissioni dei suoi ministri: “Fanno un gesto enorme. Fare gli scatoloni non è semplice. Serve rispetto per questo, altro che perdere la faccia
“Lo sbocco della crisi? “Tocca al presidente del Consiglio, noi siamo pronti a discutere di tutto. Non abbiamo nessuna pregiudiziale né su formule né su nomi ,l’unica pregiudiziale è che noi non faremo mai i ribaltoni e non daremo mai vita a un governo con le forze della destra anti-europeista”, mai con Salvini.
Creato un “vulnus nelle regole del gioco, quelle democratiche”, ha detto Renzi criticando diversi aspetti dell’azione del premier Conte.

“Un nuovo governo Conte? Non abbiamo veti su nessuno, né pregiudizi su alcuno. Andare in Parlamento non è una concessione ma un elemento fondamentale. Se vorrà venire, ci troverà in Parlamento. A lui la scelta. Ma come non c’è alcun veto o pregiudizio da parte nostra, sia chiaro che sia per questa maggioranza che per una eventuale forma diversa non c’è un solo nome per Palazzo Chigi. Chi dice ‘o tizio o voto’ è irresponsabile” concludendo la conferenza.