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Il concetto fondamentale della fisica nello stoicismo è la presenza di un ordine immutabile, razionale, perfetto e necessario che governa l’universo e permette alle cose di venire alla luce e conservarsi quelle che sono. Tale ordine ha un nome, è Dio. Ciò fa dello stoicismo una filosofia panteista. Il panteismo è un concezione filosofica con la quale si identifica Dio con l’universo nella sua totalità, Dio senza essere le cose determinate  ne rappresenta la ragion d’essere e tutte le trascende.

Gli stoici sostituiscono le quattro cause aristoteliche (materia, forma, causa efficiente e causa finale) con due principi fondamentali: il principio attivo e il principio passivo, che sono entrambi materiali.

Il principio passivo è la sostanza, ossia la materia pura e indefinita, spoglia di qualità e di caratteristiche. Il principio attivo è Dio, ossia la ragione, che agendo sulla materia produce gli esseri singoli. La materia quindi è inerte e resterebbe tale se non ci fosse Dio a darle una forma e una determinazione.

Quindi, la sostanza da cui nasce ogni cosa è la materia, principio passivo, la forza che dà una forma alle cose è Dio, la ragione, il principio attivo. Anche se potrebbe sembrarlo, la distinzione tra principio attivo e principio passivo non equivale alla distinzione tra l’incorporeo e il corporeo. Per gli stoici sia la causa che la materia sono corporei, giacché solo il corpo esiste. Anche la voce e l’anima sono corporei in quanto esistono.

Tra le cose incorporee non c’è neppure Dio, il quale, come causa razionale di tutto è corpo, più precisamente fuoco. Non certo, però, il fuoco per come lo conosciamo noi che tutto brucia e consuma, ma un soffio caldo (pneuma) che tutto alimenta, conserva e fa crescere. Anche questo soffio è corporeo.

Un altro concetto centrale dello stoicismo è quello della ciclicità del mondo. Gli astri compiono un percorso (che dura un grande anno) per poi tornare nella posizione in cui erano al principio, fino a quando accade una conflagrazione e la distruzione di tutti gli esseri. Ma un nuovo ciclo ricomincia, gli esseri si riformano, riparte un nuovo ciclo nel quale si verificano di nuovo tutti gli avvenimenti già prodotti, senza alcuna modificazione (non vi ricorda la teoria dell’eterno ritorno di Nietzsche?). Il ripetersi del ciclo è infinito.

Gli stoici credono nel più rigoroso determinismo.  Le cose non succedono casualmente ma secondo un ordine, una concatenazione necessaria che unisce il passato col futuro. Ogni avvenimento è quindi conseguenza di quello successivo e causa di quello precedente, all’infinito. Questa catena non si può spezzare perché significherebbe interrompere l’ordine cosmico razionale. Se quest’ordine per l’uomo è destino per Dio è provvidenza. Pertanto destino, provvidenza e ragione si identificano tra loro, e si identificano in Dio (è il panteismo stoico).

Se il mondo si identifica con la ragione divina, che è infallibile, allora il mondo non potrà che essere perfetto. Ciò non significa che gli stoici neghino i mali del mondo, solo ritengono che siano necessari per l’esistenza del bene. I beni, come afferma Crisippo, sono contrari ai mali e non esisterebbero senza questi ultimi, perché se non ci fosse un contrario non ci sarebbe neppure l’altro contrario.

In sintesi:

  • Il cosmo è razionale, e l’intelletto umano ne è lo specchio, quindi può comprenderlo;
  • Il cosmo è buono e perfetto, perché esprime la razionalità del tutto, e appare imperfetto solo sotto lo sguardo limitato dell’uomo;
  • il cosmo è unitario, legato in ogni sua parte da una forza cosmica che come una rete collega tutto;
  • il mondo è unito dall’immanenza, la realtà è un continuo ed eterno flusso di eventi.

STORIA DELLA FILOSOFIA. TUTTE LE LEZIONI PUBBLICATE

Lezione 1: Le origini della filosofia in Grecia. La scuola ionica
Lezione 2: Eraclito, filosofo del Panta rei
Lezione 3: Pitagora, non solo filosofo ma taumaturgo e astronomo
Lezione 4: Parmenide e le vittime dell’illusione dei sensi
Lezioni 5: I paradossi di Zenone. Vi dicono qualcosa Achille e la tartaruga?
Lezione 6: Anassagora e i semi originari della materia
Lezione 7: Empedocle e le quattro radici: fuoco, aria, terra e acqua
Lezione 8: Democrito, padre della fisica
Lezione 9: La sofistica. Come si monetizzava nell’antichità con la filosofia
Lezione 10: Protagora. L’uomo è misura di tutte le cose
Lezioni 11: La filosofia di Gorgia su essere, conoscenza e comunicabilità
Lezione 12: La tragedia greca con i quasi filosofi Eschilo, Sofocle ed Euripide
Lezioni 13: Eschilo, padre della tragedia greca
Lezione 14: Sofocle e l’innovazione della tragedia greca
Lezione 15: Nella tragedia greca di Euripide stranieri e servi entrano in scena
Lezione 16: La filosofia di Socrate così spaventosa per politici e potenti
Lezione 17: Socrate e il rifiuto di filosofare per iscritto
Lezione 18: Socrate. Le affinità con i Sofisti e con Platone
Lezione 19: Antropocentrismo filosofico di Socrate
Lezione 20: Socrate e la consapevolezza della propria ignoranza
Lezione 21: Ironia come metodo
Lezione 22: La maieutica di Socrate per un genuino punto di vista sulle cose
Lezione 23: Il tì èsti di Socrate (che cos’è?) e la nascita della parola concetto
Lezione 24: Il significato della virtù per Socrate, non dono ma conquista
Lezione 25: La scienza del bene e del male e l’arte del saper vivere
Lezione 26: La religione in Socrate
Lezione 27: Le scuole socratiche: megarica, cinica e cirenaica
Lezione 28: Introduzione alla filosofia di Platone
Lezione 29: La vita di Platone, filosofo e lottatore
Lezione 30: I primi dialoghi di Platone e l’influenza di Socrate
Lezione 31: L’Iperuranio e il concetto di idea in Platone
Lezione 32: Platone. Il rapporto tra il mondo sensibile e il mondo delle idee
Lezione 33: La teoria della reminiscenza di Platone
Lezione 34: Platone e l’immortalità dell’anima
Lezione 35: Verità e opinione per Platone
Lezioni 36: Platone. Le passioni, ostacolo alla verità
Lezione 37: Il mito della biga alata di Platone. La distinzione tra anima e corpo
Lezione 38: Il mito della caverna di Platone. Cosa fare per diventare filosofo
Lezione 39: Platone e il mito dell’androgino raccontato nel Simposio
Lezione 40: Platone e il mito del demiurgo introdotto nel Timeo
Lezione 41: Platone. Il mito di Prometeo
Lezione 42: Platone il mito di Theuth e del suo comodo alfabeto
Lezione 43: Saper ragionare bene. Bello e giustizia in Platone/
Lezione 44: Lo Stato giusto secondo Platone
Lezione 45: Le tre classi dello Stato nella Repubblica di Platone
Lezione 46: Il comunismo platonico e la ricerca della felicità
Lezione 47: Platone e i segreti sull’educazione dei governanti
Lezione 48: Le degenerazioni dello Stato secondo Platone
Lezione 49: Il pensiero di Platone sulla scienza e l’arte imitativa
Lezione 50: Platone. La retorica a servizio della dialettica
Lezione 51: Platone. La dialettica come scienza suprema delle idee
Lezione 52: Platone. Il concetto di essenza e il concetto di esistenza
Lezione 53: Come Platone si sbarazza del problema del nulla e dell’errore
Lezione 54: Il bene per Platone, fine supremo del nostro agire
Lezione 55: Platone. Lo scopo educativo delle leggi verso il bene e il giusto
Lezione 56: Platone. La religione e l’ordine cosmico
Lezione 57: Platone nella storia della filosofia, da Aristolele a Husserl
Lezione 58: Introduzione alla filosofia di Aristotele e le differenze con Platone
Lezione 59: La vita di Aristotele, il filosofo nato in Macedonia
Lezione 60: La classificazione delle opere di Aristotele
Lezione 61: La distinzione delle scienze per Aristotele
Lezione 62: Il concetto di metafisica in Aristotele
Lezione 63: Aristotele. I significati e le categorie dell’essere
Lezione 64: Aristotele e il principio di non contraddizione
Lezione 65: Il concetto di sostanza per Aristotele, unione di forma e materia
Lezione 66: Aristotele. La teoria delle quattro cause
Lezione 67: Aristotele critica Platone
Lezione 68: Aristotele. Il concetto del divenire
Lezioni 69: La concezione di Dio in Aristotele
Lezione 70: La logica in Aristotele. Lo strumento per tutte le scienze
Lezione 71: La proposizioni in Aristotele. Ossia le frasi
Lezione 72: La definizione di sillogismo
Lezione 73: La fisica in Aristotele. I movimenti
Lezione 74: La fisica in Aristotele. Le qualità dell’universo: lo spazio e il tempo
Lezione 75: Il confronto tra Aristotele e Democrito
Lezione 76: Aristotele. L’anima e le sue funzioni
Lezione 77: Aristotele. Sensibilità, immaginazione, intelletto
Lezione 78: L’Etica per Aristotele, esercizio della ragione e autocontrollo
Lezione 79: Nella Politica di Aristotele nessun uomo può risultare sufficiente a se stesso
Lezione 80: Arte come una pratica imitativa della realtà. La poetica di Aristotele
Lezione 81: Tra le virtù etiche di Aristotele la più importante è la giustizia
Lezione 82: La teoria dell’amicizia in Aristotele
Lezione 83: Aristotele nella storia, creatore del primo lessico filosofico
Lezione 84: Contesto storico in cui visse Epicuro
Lezione 85: Il significato di ellenismo
Lezione 86: Zenone di Cizio, il fondatore dello stoicismo
Lezione 87: La logica stoica e la rappresentazione catalettica
Lezione 88: Cosa sono i ragionamenti anapodittici?

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Enrico Valente

Enrico Valente è nato a Torino nel 1978 dove si laurea in giurisprudenza nel 2004. Da oltre vent'anni si dedica allo studio e alla ricerca filosofica e da alcuni anni affianca la passione per la scrittura alla traduzione di saggi e romanzi. Con ”L'arte di cambiare, da bisogno a desiderio dell'altro” la sua opera di esordio, vince nel 2021 il primo premio al Concorso nazionale di filosofia ”Le figure del pensiero”, nello stesso anno riceve per la medesima opera la menzione d'onore al Premio di arti letterarie metropoli di Torino e arriva finalista al concorso di Città di Castello. Attualmente è impegnato alla preparazione di una collana intitolata ”Incontri filosofici” dedicata ai grandi protagonisti della filosofia che sta ricevendo un notevole riscontro da parte del pubblico ed è in corso di traduzione all'estero. Il suo primo numero “Il mio primo Platone” è arrivato finalista al concorso nazionale di filosofia di Certaldo (FI) 2022.

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