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La Lega Giovani di Bergamo, coordinata da Steven Pecis, ha espresso vicinanza ai lavoratori della Sematic di Osio Sottovittime di una dannosa politica aziendale della multinazionale tedesca Wittur Holding di proprietà di un fondo di investimento, che intende operare una delocalizzazione del 70% della produzione in Ungheria“. “Le proteste dei dipendenti – si legge nel comunicato – mostrano quanto sia potenzialmente dannoso per tutto il territorio il trasferimento all’estero della catena produttiva: sia per i lavoratori che si troveranno senza un lavoro e con delle famiglie da mantenere, sia per tutto l’indotto, con impatto su centinaia di altre imprese. Un contraccolpo per un territorio, quello Bergamasco, già martoriato dall’epidemia di Covid-19“.

I firmatari del comunicato ribadiscono come, nonostante la Sematic mostri bilanci in attivo, la delocalizzazione della produzione in Ungheria “viene effettuata soltanto per avere margini di guadagno ancora più ampi”. Per i giovani della Lega la scelta del gruppo Wittur risulta “ingiustificabile” sotto ogni punto di vista. “Soprattutto – continua lo scritto – è inaccettabile il comportamento dell’azienda di usufruire degli ammortizzatori sociali della cassa integrazione Covid, erogati dallo stato italiano, con il solo scopo di preparare una fuga all’estero, in una zona dell’Europa in cui la manodopera ha un costo più basso, la legislazione sul lavoro non è consolidata e la tutela dei lavoratori è meno forte“.

Dunque piena solidarietà ai dipendenti dell’azienda “consapevoli del fatto che non è una battaglia partitica, ma una situazione grave che va affrontata unitariamente dalle forze politiche, sociali e dalle istituzioni”.

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