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Per Anselmo d’Aosta la prova della esistenza di Dio può venire dalla Ragione con le sue sole forze. Per dimostrarlo elabora l’argomento dei gradi. Ci sono molte cose nel mondo che sono perfette ma non in egual misura, alcune sono quasi perfette altre lo sono meno. Ciò dipende dal fatto che le cose partecipano in misura più o meno maggiore alla perfezione divina.

Tale idea viene sviluppata, ad esempio, a proposito del bene. Per cui afferma che nel mondo esistono molte cose che sono buone, alcune però lo sono più di altre, ma nessuna di queste è assolutamente buona. Ciò presuppone l’esistenza di un Bene assoluto con il quale si misuri il diverso livello di bontà delle cose e dal quale esse traggono la loro bontà. Tale bene è buono in sé e per sé, mentre ogni altra cosa è buona per esso, cosicché esso si colloca a un livello gerarchicamente superiore a ogni altro bene.

Lo stesso ragionamento lo si può fare per ogni valore, per ogni valore si può quindi dire che è presente nel mondo in diversi gradi, tali diverse misure presuppongono l’esistenza di un valore assoluto e sommo.

Ma Anselmo non è soddisfatto di questa sua affermazione, vuole assolutamente trovare un unico argomento che sia prova della esistenza di Dio a priori, senza passare dal mondo sensibile. Per dimostrare l’infinito non bisogna partire dagli enti finiti, bisogna farlo a priori, attraverso la logica. Questo obbiettivo Anselmo lo raggiunge nel Proslogion, in tale opera partendo dal concetto di Dio arriva a dimostrarne l’esistenza. È la celebre prova ontologica che farà scuola per i contemporanei e per i filosofi degli anni a venire.

Anselmo parte da una premessa fondamentale, quella di concepire Dio come “l’essere di cui non si può pensare il maggiore”. Cosa intendeva? Se di un lago si può pensare un’entità più grande (il mare), se del mare si può pensare un’entità più grande (l’oceano) se dell’oceano si può pensare un’entità più grande ancora, di Dio, invece, non si può pensare un’entità più grande, cioè esso non ha limiti. Scrive Anselmo che anche l’insipiente, lo stolto, ossia colui che non crede in Dio, ha comunque la facoltà di pensarlo, di pensare a Dio come ciò di cui non si può pensare niente di maggiore. Questo perché non si può pensare che esista qualcosa di cui non si ha neppure un idea.

Ma si può avere l’idea di Dio solo nella mente, senza che esista nella realtà? Anselmo afferma di no, perché si cadrebbe in contraddizione. Infatti, ammettere che l’essere più grande in assoluto esista solo nella mente significa contemporaneamente pensare che esista qualcosa di ancora più grande che oltre ad essere pensato è dotato anche dell’esistenza. Insomma, non si può affermare che Dio sia l’essere di cui non si può pensare nulla di maggiore e poi pensare che esso non esista, perché allora non sarebbe l’essere maggiore, perché si potrebbe pensare ad un essere ancora più grande in quanto caratterizzato dall’esistenza.

Nonostante le critiche ricevute, questo pensiero è di grandissima importanza perché rappresenta il modo in cui le regole della logica sono state trasportate all’interno di questioni a carattere teologico. L’argomento ontologico avrà una grande fortuna nei filosofi successivi, verrà ripreso da Cartesio, Leibniz, Hume, Kant, Hegel, solo per citare i più grandi.

Ma non ci furono solo elogi. La critica più importante all’argomento ontologico è stata mossa da un contemporaneo di Anselmo, Gaunilone, secondo il quale il fatto di avere nell’intelletto un concetto come quello di «ciò di cui non può essere pensato il maggiore», e di pensarlo come esistente, è profondamente diverso dal fatto che ciò di cui non può essere pensato il maggiore effettivamente esista. Non si può quindi passare così bruscamente dal piano del pensiero a quello dell’esistenza. Gaunilone inoltre aggiunge che l’intelletto umano non possa concepire qualcosa di cui non si può pensare nulla di maggiore, perché è superiore alle sue forze.

STORIA DELLA FILOSOFIA. TUTTE LE LEZIONI PUBBLICATE

Lezione 1: Le origini della filosofia in Grecia. La scuola ionica
Lezione 2: Eraclito, filosofo del Panta rei
Lezione 3: Pitagora, non solo filosofo ma taumaturgo e astronomo
Lezione 4: Parmenide e le vittime dell’illusione dei sensi
Lezioni 5: I paradossi di Zenone. Vi dicono qualcosa Achille e la tartaruga?
Lezione 6: Anassagora e i semi originari della materia
Lezione 7: Empedocle e le quattro radici: fuoco, aria, terra e acqua
Lezione 8: Democrito, padre della fisica
Lezione 9: La sofistica. Come si monetizzava nell’antichità con la filosofia
Lezione 10: Protagora. L’uomo è misura di tutte le cose
Lezioni 11: La filosofia di Gorgia su essere, conoscenza e comunicabilità
Lezione 12: La tragedia greca con i quasi filosofi Eschilo, Sofocle ed Euripide
Lezioni 13: Eschilo, padre della tragedia greca
Lezione 14: Sofocle e l’innovazione della tragedia greca
Lezione 15: Nella tragedia greca di Euripide stranieri e servi entrano in scena
Lezione 16: La filosofia di Socrate così spaventosa per politici e potenti
Lezione 17: Socrate e il rifiuto di filosofare per iscritto
Lezione 18: Socrate. Le affinità con i Sofisti e con Platone
Lezione 19: Antropocentrismo filosofico di Socrate
Lezione 20: Socrate e la consapevolezza della propria ignoranza
Lezione 21: Ironia come metodo
Lezione 22: La maieutica di Socrate per un genuino punto di vista sulle cose
Lezione 23: Il tì èsti di Socrate (che cos’è?) e la nascita della parola concetto
Lezione 24: Il significato della virtù per Socrate, non dono ma conquista
Lezione 25: La scienza del bene e del male e l’arte del saper vivere
Lezione 26: La religione in Socrate
Lezione 27: Le scuole socratiche: megarica, cinica e cirenaica
Lezione 28: Introduzione alla filosofia di Platone
Lezione 29: La vita di Platone, filosofo e lottatore
Lezione 30: I primi dialoghi di Platone e l’influenza di Socrate
Lezione 31: L’Iperuranio e il concetto di idea in Platone
Lezione 32: Platone. Il rapporto tra il mondo sensibile e il mondo delle idee
Lezione 33: La teoria della reminiscenza di Platone
Lezione 34: Platone e l’immortalità dell’anima
Lezione 35: Verità e opinione per Platone
Lezioni 36: Platone. Le passioni, ostacolo alla verità
Lezione 37: Il mito della biga alata di Platone. La distinzione tra anima e corpo
Lezione 38: Il mito della caverna di Platone. Cosa fare per diventare filosofo
Lezione 39: Platone e il mito dell’androgino raccontato nel Simposio
Lezione 40: Platone e il mito del demiurgo introdotto nel Timeo
Lezione 41: Platone. Il mito di Prometeo
Lezione 42: Platone il mito di Theuth e del suo comodo alfabeto
Lezione 43: Saper ragionare bene. Bello e giustizia in Platone/
Lezione 44: Lo Stato giusto secondo Platone
Lezione 45: Le tre classi dello Stato nella Repubblica di Platone
Lezione 46: Il comunismo platonico e la ricerca della felicità
Lezione 47: Platone e i segreti sull’educazione dei governanti
Lezione 48: Le degenerazioni dello Stato secondo Platone
Lezione 49: Il pensiero di Platone sulla scienza e l’arte imitativa
Lezione 50: Platone. La retorica a servizio della dialettica
Lezione 51: Platone. La dialettica come scienza suprema delle idee
Lezione 52: Platone. Il concetto di essenza e il concetto di esistenza
Lezione 53: Come Platone si sbarazza del problema del nulla e dell’errore
Lezione 54: Il bene per Platone, fine supremo del nostro agire
Lezione 55: Platone. Lo scopo educativo delle leggi verso il bene e il giusto
Lezione 56: Platone. La religione e l’ordine cosmico
Lezione 57: Platone nella storia della filosofia, da Aristolele a Husserl
Lezione 58: Introduzione alla filosofia di Aristotele e le differenze con Platone
Lezione 59: La vita di Aristotele, il filosofo nato in Macedonia
Lezione 60: La classificazione delle opere di Aristotele
Lezione 61: La distinzione delle scienze per Aristotele
Lezione 62: Il concetto di metafisica in Aristotele
Lezione 63: Aristotele. I significati e le categorie dell’essere
Lezione 64: Aristotele e il principio di non contraddizione
Lezione 65: Il concetto di sostanza per Aristotele, unione di forma e materia
Lezione 66: Aristotele. La teoria delle quattro cause
Lezione 67: Aristotele critica Platone
Lezione 68: Aristotele. Il concetto del divenire
Lezioni 69: La concezione di Dio in Aristotele
Lezione 70: La logica in Aristotele. Lo strumento per tutte le scienze
Lezione 71: La proposizioni in Aristotele. Ossia le frasi
Lezione 72: La definizione di sillogismo
Lezione 73: La fisica in Aristotele. I movimenti
Lezione 74: La fisica in Aristotele. Le qualità dell’universo: lo spazio e il tempo
Lezione 75: Il confronto tra Aristotele e Democrito
Lezione 76: Aristotele. L’anima e le sue funzioni
Lezione 77: Aristotele. Sensibilità, immaginazione, intelletto
Lezione 78: L’Etica per Aristotele, esercizio della ragione e autocontrollo
Lezione 79: Nella Politica di Aristotele nessun uomo può risultare sufficiente a se stesso
Lezione 80: Arte come una pratica imitativa della realtà. La poetica di Aristotele
Lezione 81: Tra le virtù etiche di Aristotele la più importante è la giustizia
Lezione 82: La teoria dell’amicizia in Aristotele
Lezione 83: Aristotele nella storia, creatore del primo lessico filosofico
Lezione 84: Contesto storico in cui visse Epicuro
Lezione 85: Il significato di ellenismo
Lezione 86: Zenone di Cizio, il fondatore dello stoicismo
Lezione 87: La logica stoica e la rappresentazione catalettica
Lezione 88: Cosa sono i ragionamenti anapodittici?
Lezione 89: La fisica nello stoicismo
Lezione 90: In cosa consiste l’etica stoica?
Lezione 91: Bene e virtù nello stoicismo. Fondamentale è la costanza
Lezioni 92: La legge naturale per l’uomo cosmopolita
Lezione 93: Le emozioni appartengono agli stolti
Lezioni 94: L’eredità stoica e il concetto del sapiente
Lezione 95: La cultura greca tra Repubblica e Impero romano
Lezione 96: Seneca, le cinque tappe del saggio verso l’ascesi
Lezione 97: Epitteto e il suo sopporta e astieniti
Lezione 98: Marco Aurelio, l’imperatore stoico
Lezione 99: Ritrovare la felicità con la filosofia, autentico quadrifarmaco
Lezione 100: Canonica, il nome che diede Epicuro alla teoria della conoscenza
Lezione 101: La fisica in Epicuro
Lezione 102: L’etica epicurea tra piaceri stabili e in movimento
Lezione 103: L’amicizia e la solidarietà fondamenti della vita felice
Lezione 104: Le più belle Massime capitali di Epicuro
Lezione 105: I caratteri generali dello scetticismo
Lezione 106: Lo scettico Pirrone di Elide
Lezione 107: La Media e la Nuova Accademia
Lezione 108: Gli ultimi scettici. Enesidemo, Agrippa e Sesto Empirico
Lezione 109: I punti più famosi della filosofia di Sesto Empirico
Lezione 110: Plotino, il maggiore esponente del neo-platonismo
Lezione 111: La filosofia di Plotino, non una semplice ripetizione di Platone
Lezione 112: Le ipostasi. L’Uno secondo Plotino
Lezione 113: Intelletto, anima e materia in Plotino
Lezione 114: Plotino. Il ritorno all’Uno
Lezione 115: L’avvento della filosofia cristiana
Lezione 116: Filosofia cristiana. Le lettere di San Paolo
Lezione 117: Filosofia cristiana. Apologisti e Padri della Chiesa
Lezione 118: Filosofia cristiana. Il pensiero di Tertulliano
Lezione 119: Filosofia cristiana. Il pensiero di Giustino
Lezione 120: Filosofia cristiana. La patristica del secolo III e IV. Clemente e Origene
Lezione 121: Filosofia cristiana. Il profilo storico di Sant’Agostino
Lezione 122: Filosofia cristiana. La vita e le opere di Sant’Agostino
Lezione 123: Filosofia cristiana. Ragione, anima e verità in Sant’Agostino
Lezioni 124: Filosofia cristiana. Dio, essere, verità e amore nella filosofia agostiniana
Lezione 125: Filosofia cristiana. L’uomo come immagine di Dio e il peccato
Lezione 126: Filosofia cristiana. Il concetto del tempo secondo Sant’Agostino
Lezione 127: Filosofia cristiana. Si Deus est, unde malum? Il problema del male in Agostino
Lezione 128: Filosofia cristiana. I mali fisici e i mali morali
Lezione 129: Filosofia cristiana. La polemica contro il donatismo
Lezione 130: Filosofia cristiana. La polemica contro il Pelagianesimo
Lezione 131: Filosofia cristiana. Grazia e predestinazione
Lezione 132: Filosofia cristiana. De civitate Dei, un grande capolavoro
Lezione 133: Filosofia cristiana. Agostino nella storia
Lezione 134: Filosofia cristiana. Il pensiero di Severino Boezio
Lezione 135: Filosofia cristiana. I fondamenti della Scolastica
Lezione 136: Filosofia cristiana. Scolastica e Feudalesimo
Lezione 137: Filosofia cristiana. Il problema principale della Scolastica e la periodizzazione
Lezione 138: Filosofia cristiana. Il pensiero di Scoto Eriugena
Lezione 139: Filosofia cristiana. Il pensiero di Anselmo d’Aosta

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Enrico Valente

Enrico Valente è nato a Torino nel 1978 dove si laurea in giurisprudenza nel 2004. Da oltre vent'anni si dedica allo studio e alla ricerca filosofica e da alcuni anni affianca la passione per la scrittura alla traduzione di saggi e romanzi. Con ”L'arte di cambiare, da bisogno a desiderio dell'altro” la sua opera di esordio, vince nel 2021 il primo premio al Concorso nazionale di filosofia ”Le figure del pensiero”, nello stesso anno riceve per la medesima opera la menzione d'onore al Premio di arti letterarie metropoli di Torino e arriva finalista al concorso di Città di Castello. Attualmente è impegnato alla preparazione di una collana intitolata ”Incontri filosofici” dedicata ai grandi protagonisti della filosofia che sta ricevendo un notevole riscontro da parte del pubblico ed è in corso di traduzione all'estero. Il suo primo numero “Il mio primo Platone” è arrivato finalista al concorso nazionale di filosofia di Certaldo (FI) 2022.

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