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E’ stata presentata questa mattina presso la Sala Conferenze del Donizetti la Guida di Repubblica dedicata a Bergamo e Brescia. Una guida che presenta all’Italia le due città Capitale della Cultura 2023.

Bergamo la si può iniziare ad esplorare dal basso, passeggiando prima lungo il cosiddetto “Sentierone”, un viale alberato fiancheggiato da portici, e poi in via XX Settembre, il cuore dello shopping. In questa zona valgono una visita la chiesa di San Bartolomeo, con una pala dell’altare maggiore di Lorenzo Lotto, e quella di Santo Spirito, sempre con una tela di Lotto e un polittico del Bergognone. C’è poi l’Accademia Carrara, una tra le dieci migliori pinacoteche italiane, che custodisce capolavori come il San Sebastiano di Raffaello, la Madonna con Bambino di Mantegna, il Ritratto di giovane di Bellini.

A questo punto si può salire a Bergamo Alta (con quelle Mura Venete proclamate patrimonio Unesco), perfetta da esplorare a piedi: dalla cappella Colleoni alla basilica di Santa Maria Maggiore, fino a piazza Vecchia. Quella che Le Corbousier considerava “una delle più affascinanti al mondo”. Quindi Brescia, “Leonessa d’Italia”, come la chiamò il poeta Aleardo Aleardi per la valorosa resistenza agli austriaci: radici galliche e architetture longobarde e romane. L’area del foro romano (che comprende il Capitolium, il Teatro romano e il santuario repubblicano) e il complesso monastico di San Salvatore e Santa Giulia hanno calamitato le attenzioni dell’Unesco che ne ha fatto patrimonio mondiale come parte del sito “Longobardi in Italia: i luoghi del potere”. E se le quattro piazze principali riassumono il centro storico, il Broletto, sede dell’amministrazione provinciale, sottolinea con forza il retaggio longobardo.

Tra le pagine della guida ecco poi gli sconfinamenti alla volta delle meraviglie di entrambe le province e gli ampi capitoli dedicati agli artigiani e alle imprese, realtà che da sempre si ergono a icone del territorio e dello Stivale. Storie, personaggi, curiosità che accompagnano alla scoperta delle infinite sfaccettature di questi colossi: da A2A a Beretta, da San Pellegrino a Brembo, passando per quanto di meglio questo spicchio d’Italia abbia da offrire. Un viaggio che condurrà anche tra i piaceri e i sapori del territorio e tra centinaia di recensioni dedicate ai migliori luoghi in cui mangiare, comprare i prodotti tipici e fermarsi a dormire per un’esperienza davvero indimenticabile. A chiudere, le ricette degli chef.

“Non è un risarcimento – dice il direttore delle Guide di Repubblica, Giuseppe Cerasa – ma un riconoscimento. Non è un premio di consolazione ma un atto dovuto, è la consacrazione di due città, Bergamo e Brescia, che nei secoli hanno visto marciare insieme storia, umanesimo, imprenditoria, ma che nel contempo hanno pagato un prezzo altissimo durante le tre lunghe stagioni della pandemia dimostrando di sapersi riprendere e rilanciare con le proprie forze, con la propria combattiva volontà, con la propria indiscutibile organizzazione economica. L’anno da Capitale della Cultura arriva proprio a sancire questa voglia di rinascita. Un anno imperdibile che questa Guida vuole ulteriormente esaltare, raccontando il bello e il meglio di Bergamo e Brescia”.

Così Gennaro Sangiuliano, Ministro della Cultura: “Bergamo e Brescia, Capitale italiana della Cultura 2023, si presentano alla nazione e al mondo nel loro pieno fulgore, pronte a celebrare quest’anno con un fitto calendario di iniziative nel contesto di un programma condiviso”. E ancora le parole del Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, “Bergamo e Brescia hanno lavorato insieme – e noi con loro – per un palinsesto ricco di iniziative in ambito culturale, del benessere, dell’innovazione, della sostenibilità, della valorizzazione del patrimonio artistico. Una visione di sviluppo che va oltre i confini geografici e tematici, unendo queste terre di patrimonio e memoria, di libertà, lavoro, solidarietà e cura. Un obiettivo così ambizioso si raggiunge solo grazie al contributo di tutti e questa è la più bella e vincente di tutte le sfide”.

Gli fanno eco il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, “Bergamo e Brescia sono scrigni di storia e di bellezza, oltre che città contemporanee armoniose e accoglienti. L’anno della Cultura consentirà di apprezzarle in ogni stagione, seguendo un programma comprendente oltre cento grandi progetti a cui faranno corona moltissime altre iniziative”, e di Emilio Del Bono, sindaco di Brescia, “Nel 2023 siamo Capitale italiana della cultura con Bergamo che con noi condivide molte caratteristiche e progetti davvero interessanti. È un riconoscimento che si inserisce all’interno di un percorso di trasformazione verso la bellezza già in atto da tempo nelle nostre due città”.

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