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Il sindaco di Ponteranica Alberto Nevola ha chiesto conto al collega di Cascia Mario De Carolis degli 11.785 euro che lo scorso maggio erano stati consegnati alla cittadina umbra come segno di solidarietà dopo gli eventi tragici del terremoto. Non che Nevola dubitasse dell’operato del suo collega bensì ha inteso condividere con i suoi concittadini il risultato di uno sforzo collettivo di mobilitazione attivato a gennaio dello scorso anno attraverso una serata gastronomica a base di pasta all’amatriciana che puntava a raccogliere il più ampio consenso possibile. L’iniziativa era stata promossa dal Comune in collaborazione con le tre parrocchie (Ponteranica alta, Rosciano e Ramera) e il sostegno di Ponteranica Associazioni, l’Associazione Ristoratori e il gruppo culturale della biblioteca “Pensieri e Parole”. L’appuntamento era scattato il 25 febbraio 2017 nella grande sala dell’Oratorio di Ponteranica alta. Qui i cuochi dell’Associazione Ristoratori di Ponteranica avevano cucinato un’abbondante e gustosa amatriciana che era stata offerta a tutti i partecipanti “in cambio” di un gesto di liberalità almeno di 10 euro da versare al momento della prenotazione.


La somma raccolta (appunto 11.785 euro) era poi stata consegnata all’allora sindaco di Cascia Gino Emili durante la giornata inaugurale del restauro del monumento del donatore che ricorda i tanti donatori del paese iscritti all’Aido locale nonché alle sezioni Avis di Ponteranica e Ramera. Con una lettera che il sindaco Nevola ha pubblicato sul suo profilo Facebook è arrivato il feedback da Cascia.Ti ringrazio vivamenteha scritto il collega De Carolisper la raccolta fondi che hai voluto dedicare al recupero del centro diurno l’Oasi. I ragazzi (disabili, ndr.) per lungo tempo, dopo il sisma, sono stati collocati in una sede provvisoria fuori Cascia con notevoli disagi di trasporto. Grazie alla generosità delle donazioni stiamo realizzando una struttura atta ad ospitare definitivamente il centro diurno”. “Siamo contenti – ha concluso Nevola – di aver contribuito a dare un mano ai lavori di recupero della struttura”.


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