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Il canonico di Pali, (il pali è la lingua sacra del buddismo) chiamato anche Tipitaka (tre cesti di saggezza), è considerato la fonte primaria dell’insegnamento di Buddha e viene trasmesso da millenni attraverso la tradizione monastica.

Grazie ad esso la sua dottrina è stata trascritta e diffusa in tutto il mondo, consentendo a milioni di persone di conoscerne i contenuti e di comprendere le indicazioni del maestro sulla natura della mente, della sofferenza e dello sviluppo spirituale. Il Tipitaka è composto da tre sezioni: il Vinaya Pitaka, che contiene le regole per i monaci e le monache buddiste; il Sutta Pitaka, che comprende i discorsi di Buddha; e l’Abhidhamma Pitaka, che approfondisce l’insegnamento di Buddha sui fenomeni della mente e della realtà.

Vediamole più nel dettaglio:

  • Il Vinaya Pitaka contiene i codici di condotta per i monaci buddisti, tra cui il Vinaya, una serie di regole e norme che i monaci devono seguire. Il Vinaya disciplina tutti gli aspetti della vita monastica, incluse le regole per l’ordine dei monaci, i loro doveri, le restrizioni alimentari, le pratiche di igiene personale, le relazioni col mondo esterno e la gestione delle dispute nei monasteri. Il Vinaya è stato formulato in base alle esperienze e alle parole del Buddha e si ritiene che aiuti i monaci a vivere in modo disciplinato e virtuoso, permettendo loro di concentrarsi sulla meditazione e sullo sviluppo spirituale.
  • Il Sutta Pitaka contiene i discorsi del Buddha (Sutta), suddivisi in cinque sezioni o Nikaya:
    • Digha Nikaya (Collezione lunga): una raccolta di discorsi lunghi;
    • Majjhima Nikaya (Collezione media): una raccolta di discorsi di lunghezza media;
    • Samyutta Nikaya (Collezione correlata): una raccolta di discorsi organizzati intorno a temi comuni;
    • Anguttara Nikaya (Collezione numerica): una raccolta di discorsi classificati in base al numero di insegnamenti dati;
    • Khuddaka Nikaya (Collezione minore): una raccolta di scritti in prosa e in versi, tra cui il Dhammapada e lo Sutta Nipata;
  • LAbhidhamma Pitaka contiene insegnamenti buddhisti avanzati, utilizzati per analizzare, classificare e descrivere la mente e la realtà con un alto grado di precisione. Contiene anche le particolarità della teoria buddhista della coscienza e dei processi mentali, nonché la dottrina del karma e della liberazione dal ciclo delle rinascite. L’Abhidhamma Pitaka è considerato uno dei tesori intellettuali del buddhismo, e anche se i suoi insegnamenti sono stati oggetto di dibattito e di critiche, sono ampliamente studiati e utilizzati nei monasteri buddhisti in tutto il mondo.

Grazie alla sua importanza come lingua sacra, il pali è stato studiato e preservato da numerose istituzioni buddhiste nel corso dei secoli. Inoltre, in molti paesi in cui il buddhismo è diffuso, come la Thailandia, costituisce una materia di studio obbligatoria per i monaci e i laici che vogliono approfondire la loro conoscenza del buddhismo.

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Enrico Valente

Enrico Valente è nato a Torino nel 1978 dove si laurea in giurisprudenza nel 2004. Da oltre vent'anni si dedica allo studio e alla ricerca filosofica e da alcuni anni affianca la passione per la scrittura alla traduzione di saggi e romanzi. Con ”L'arte di cambiare, da bisogno a desiderio dell'altro” la sua opera di esordio, vince nel 2021 il primo premio al Concorso nazionale di filosofia ”Le figure del pensiero”, nello stesso anno riceve per la medesima opera la menzione d'onore al Premio di arti letterarie metropoli di Torino e arriva finalista al concorso di Città di Castello. Attualmente è impegnato alla preparazione di una collana intitolata ”Incontri filosofici” dedicata ai grandi protagonisti della filosofia che sta ricevendo un notevole riscontro da parte del pubblico ed è in corso di traduzione all'estero. Il suo primo numero “Il mio primo Platone” è arrivato finalista al concorso nazionale di filosofia di Certaldo (FI) 2022.

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