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Il Buddismo e il Confucianesimo sono senza dubbio le due più importanti e diffuse religioni dell’oriente. Tra di esse vi sono molte similitudini ma anche rilevanti differenze. Vediamone alcune.

SIMILITUDINI:

  • Valore della conoscenza: sia il buddismo che il confucianesimo danno enfasi all’importanza della conoscenza per raggiungere l’illuminazione o la saggezza.
  • Il tempo di origine: entrambe sono nate nel sesto secolo a.C.
  • Etica: entrambi i sistemi di pensiero pongono un’attenzione particolare sull’etica e sulla moralità, incoraggiando ad agire in modo responsabile e secondo una serie di principi ben definiti.
  • Non-teismo: sebbene sia il buddismo che il confucianesimo possano essere considerati religioni, non vi è un’adorazione di un essere supremo nella pratica di queste due filosofie, entrambe sono filosofie pragmatiche. Il Buddha stesso ha confutato l’argomento teistico secondo cui l’universo è stato creato da un Dio autocosciente e personale. In realtà nel Confucianesimo esistono divinità. Sono venerati: il Dio del Cielo, il Dio della terra, il Dio dei boschi, il Dio dei mari, il Dio dei fiumi, ma non assumono una importanza centrale nella pratica.
  • Sofferenza e dolore: il buddismo e il confucianesimo riconoscono la presenza della sofferenza e del dolore nella vita umana, e cercano di fornire una guida pratica per superarli.
  • Ricerca della pace interiore: sia il buddismo che il confucianesimo incoraggiano la ricerca della pace interiore e della felicità, attraverso la meditazione, la compassione e l’empatia.
  • Armonia: entrambi i sistemi di pensiero vedono la realizzazione dell’armonia come obiettivo importante per la vita umana, incorporando questo concetto in molti aspetti del pensiero e della pratica.
  • Il rapporto con le altre religioni: Sia il buddismo che il confucianesimo sono neutrali verso le altre religioni, non mirano ad imporsi su queste e non vedono alcuna contraddizione nel seguire un’altra religione.

DIVERGENZE:

  • Il luogo di origine: l’India per il Buddismo e la Cina per il Confucianesimo.
  • La lingua ufficiale: il pali e il sanscrito nel Buddismo, il mandarino o il cantonese per il confucianesimo (oltre che il giapponese, il coreano e il vietnamita nei rispettivi stati).
  • La reincarnazione (rinascita): nel Buddismo è un concetto centrale: si cerca di rompere il ciclo del samsara per raggiungere l’illuminazione. Il concetto di reincarnazione non è invece presente nel confucianesimo. Confucio credeva nella necessità di vivere bene la vita presente e di coltivare la virtù, piuttosto che concentrarsi su ciò che potrebbe accadere dopo la morte. Inoltre, il confucianesimo si concentra sull’importanza del rispetto per gli antenati, ma questo non significa necessariamente credere in un ciclo di reincarnazione. Infine, è una filosofia che riconosce la morte come parte naturale del ciclo della vita e incoraggia le persone a prepararsi adeguatamente per questo evento attraverso la riflessione, la meditazione e l’apprendimento.
  • Status delle donne: parità assoluta nel buddismo, inferiorità sociale rispetto agli uomini nel confucianesimo. Nel confucianesimo, le donne sono generalmente considerate inferiori agli uomini e la loro importanza è basata sulla loro relazione con gli uomini nella famiglia e nella società. I tre doveri che dimostrano la sottomissione della donna rispetto all’uomo sono: non ribellarsi; essere diligente e degna di continuare la discendenza del marito. Tuttavia, Confucio stesso ha dato grande importanza all’educazione delle donne, perché credeva che una donna istruita avrebbe potuto essere una buona madre e quindi avrebbe avuto una grande influenza sulla società. Nel corso della storia cinese, ci sono state alcune donne di grande potere e influenza, come l’imperatrice Wu Zetian, ma il loro status rimaneva comunque limitato dalla società patriarcale in cui vivevano. Oggi, molte donne cinesi lottano per superare queste barriere di genere e per raggiungere la parità con gli uomini nella società e nella politica.
  • Gli obbiettivi: L’obbiettivo principale del buddismo è eliminare la sofferenza attraverso l’illuminazione ed il raggiungimento della pace interiore, ossia il Nirvana. Il Confucianesimo, consistendo in un complesso di insegnamenti a carattere prevalentemente etico e morale, è finalizzato piuttosto alla creazione di una società giusta e armoniosa attraverso l’osservanza di principi etici.

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Enrico Valente

Enrico Valente è nato a Torino nel 1978 dove si laurea in giurisprudenza nel 2004. Da oltre vent'anni si dedica allo studio e alla ricerca filosofica e da alcuni anni affianca la passione per la scrittura alla traduzione di saggi e romanzi. Con ”L'arte di cambiare, da bisogno a desiderio dell'altro” la sua opera di esordio, vince nel 2021 il primo premio al Concorso nazionale di filosofia ”Le figure del pensiero”, nello stesso anno riceve per la medesima opera la menzione d'onore al Premio di arti letterarie metropoli di Torino e arriva finalista al concorso di Città di Castello. Attualmente è impegnato alla preparazione di una collana intitolata ”Incontri filosofici” dedicata ai grandi protagonisti della filosofia che sta ricevendo un notevole riscontro da parte del pubblico ed è in corso di traduzione all'estero. Il suo primo numero “Il mio primo Platone” è arrivato finalista al concorso nazionale di filosofia di Certaldo (FI) 2022.

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