Dopo la stagione fredda, le province sanno animarsi come non mai, soprattutto quelle italiane e in particolare la Bergamasca, che riesce in queste occasioni a mostrare la sua parte più festaiola. Quasi ogni città, paese o paesino organizza almeno una festa o una sagra dove tutti si riuniscono per stare insieme e condividere bei momenti con l’intera comunità. Alcune sono diventate talmente radicate da ripetersi con cadenza annuale, tramutandosi a tutti gli effetti in un appuntamento fisso.
Nella Bergamasca non è estate se non ci sono le sagre, legate per tradizione a ricorrenze religiose, a un Santo Patrono o a un Santo in generale. Spesso a caratterizzarle c’è anche un prodotto tipico, semplice ma gustoso, che si può mangiare facilmente stando in strada, senza troppe formalità. Ciascuna, insomma, ha una propria peculiarità che vale la pena scoprire.
Il bello di feste e sagre
Ma cosa rende sagre e feste così speciali? Beh senza dubbio proprio l’aspetto comunitario: vi partecipano persone di ogni età, e altrettante collaborano per far funzionare la macchina organizzativa degli eventi. Ognuno ha un ruolo, ma tutti si aiutano vicendevolmente per raggiungere un risultato. In una società in cui ciascuno guarda spesso a sé stesso, durante queste ricorrenze la voglia di stare in compagnia arriva a prevalere su tutto. Spesso viene suonata della buona musica e, naturalmente, offerti prodotti tipici del territorio, fabbricati con materia prima a km 0 o quasi, valorizzando la qualità locale ma anche il tempo trascorso in compagnia cibandosi delle pietanze preparate, comodamente seduti sotto grandi padiglioni all’aperto, su panche e tavoli. Feste e sagre contribuiscono a mantenere un legame col passato, un passato contadino e connesso alle tradizioni religiose, riuscendo a parlare delle radici più profonde di una comunità.
Che feste e sagre tipiche ci sono nella Bergamasca?
Come ogni provincia italiana che si rispetti, quella Bergamasca non è esule da sagre o feste, e frequentandola durante l’estate sarà facile rendersene conto. Visto che ogni manifestazione deve avere il suo piatto tipico, la “Sagra degli Scarpinòcc” di Parre ha scelto proprio di chiamarsi come la pietanza emblema della festa, per l’appunto gli Scarpinòcc, tipici ravioli realizzati con farina, acqua e uova e dal ripieno composto con pangrattato, formaggio grana o di monte, uova e spezie. A fare da condimento burro, salvia e grana. Solitamente si tiene a fine agosto, e quest’anno ha ricevuto una menzione speciale anche a livello nazionale, essendo stata insignita del marchio ‘Sagra di qualità’ in Senato lo scorso marzo, con una certificazione rilasciata dall’Unione nazionale pro loco (Unpli). La ragione del riconoscimento risiede nell’aver promosso un prodotto storico del territorio, promotore dell’economia locale e rappresentativo della tradizione. E in effetti il piatto parrese si ispira alle scarpette di panno che le donne del paese cucinavano per i propri figli e nipoti, gli “Scarpinòcc”. La stessa festa è piuttosto longeva: la prima edizione risale al 1965.
Appuntamento attesissimo a inizio agosto è invece Ardesio DiVino dove, nel cuore delle Orobie e in particolare di Ardesio, vie, piazze e corti del centro storico si tramuteranno in cantine a cielo aperto dove gustare buon vino proveniente da tutta Italia, ma anche e soprattutto dalle aziende locali. Degustazioni, concerti dal vivo, cene sotto le stelle animano consuetamente il programma.
Taragnafest
Quest’anno Bergamo è Capitale della Cultura, e quale miglior modo di festeggiare la cultura (quella culinaria in questo caso) se non con la Taragnafest? In Valle Imagna, precisamente a Roncola, è nata questa iniziativa che celebra la “Regina”, la polenta taragna, servita in tutte le salse: ad accompagnarla infatti funghi porcini, brasato di manzo, bocconcini di cervo. Oltre a lei, presenti altri piatti tipici bergamaschi da assaggiare con birra artigianale e vini locali, per una festa che ha conquistato grande consenso nella provincia bergamasca, attirando avventori da ogni angolo. E non è festa senza un po’ di musica, immancabile anche durante la Taragnafest.
Spulciando in giro, come si può ben vedere, feste e sagre per svagarsi durante l’estate abbondano, anche per chi non è del posto ma ha deciso di scegliere la Bergamasca come meta per le proprie vacanze. Per comodità si può sostare in un hotel vicino all’aeroporto di Bergamo, ottima location in cui decidere di soggiornare per un breve break ma anche per una permanenza più lunga. Negli ultimi anni lo scalo di Orio al Serio sta raggiungendo un’importante popolarità, tanto che può essere definito senza indugi uno degli scali più rilevanti d’Italia, ma anche a livello internazionale, con un via vai continuo durante il periodo estivo. A uno schiocco di dita dall’aeroporto c’è il centro di Bergamo, ben collegato con altri mezzi di trasporto, dal quale non sarà difficile capire come raggiungere i luoghi interessati dalle sagre e feste proposte, chiedendo informazioni all’ufficio turistico subito antistante la stazione, aggiornato sulle iniziative territoriali e raggiungibile non appena scesi dall’autobus, che dallo scalo bergamasco conduce direttamente alla fermata dei treni, arrestandosi proprio lì davanti. Muovendosi in questo modo, davvero avrete la sensazione di avere la Bergamasca a portata di mano, e con lei il sapore delle sue feste e sagre.