Un po’ di umorismo nei Consigli comunali, spesso ammorbati da una cappa seriosa e monotona, di certo non guasta.
E così a Ponteranica l’assessore Cesare Cremaschi, nell’ultimo Consiglio, ha letto una lunga lettera scritta da un “birillo del Pontesecco”. E’ rivolta a tutte le persone che percorrono quella strada nelle ore mattutine. “Sono uno dei birilli del Pontesecco – si legge nell’incipit della lettera – In questi diciotto anni abbiamo cercato di svolgere il compito a noi assegnato nel modo migliore possibile, con discrezione e senza uscire dalle righe. Siamo sempre stati presenti con il sole, la pioggia, la neve, il caldo ed il freddo. Se è occorso qualche disguido non è certo imputabile ad una nostra mancanza di volontà. Non posso negare che all’inizio eravamo orgogliosi del nostro ruolo. Le nostre sagome svettavano lungo la carreggiata, i nostri colori rilucevano”.
Poi si sono sbiaditi e l’entusiasmo nei loro confronti è scemato, anzi sempre più è aumentato un senso di insofferenza, come se fossero la causa del traffico. Cremaschi non svela l’autore dello scritto. “Ho voluto dare voce al “birillo” – spiega – perché in fin dei conti nel vivere sociale l’umorismo è utile non solo per allentare le tensioni, ma anche per stimolare una riflessione pacata e seria su temi caldi. La lettera aperta del birillo in Consiglio nasce appunto con lo spirito di fare in modo che il nodo di Pontesecco diventi occasione di confronto e non di scontro politico. E’ facile bruciare un birillo in piazza, più difficile è cercare di capire e trovare la soluzione più efficace alla questione”.
Il birillo scrivano non vuole e non può entrare nell’acceso dibattito dove si ipotizzano varie soluzioni: galleria, semafori, quattro corsie, rotatorie. Una cosa però la chiede a nome di tutti i suoi compagni birilli: “Se non gratitudine abbiate almeno rispetto per quello che facciamo da diciotto anni per agevolare il vostro andare al lavoro o a scuola. Purtroppo quando una cosa diventa abitudinaria, la si pensa scontata, quasi dovuta, ci si dimentica di come sia stato difficile ottenerla e come sia difficile ed anche costoso mantenerla”. Le minoranze non hanno digerito il frizzo consigliare. “Ma da chi siamo governati? – si domanda in Facebook l’ex sindaco Cristiano Aldegani (Lega Nord) – Ovviamente di fronte a queste comiche, per dignità abbiamo abbandonato la sala consiliare”. (Bruno Silini)