Proseguono gli incontri organizzati dall’Associazione BergamoScienza, in programma il lunedì a cadenza bisettimanale fino a settembre, negli spazi di NXT Station in Piazzale degli Alpini.
Lunedì 18 luglio alle ore 20:45, appuntamento dal vivo con la conferenza dal titolo Lunga vita al pipistREllo. Nel mondo occidentale i pipistrelli sono spesso stati associati a figure oscure come Dracula o Satana. Con il diffondersi della consapevolezza che i pipistrelli giocano spesso un ruolo importante nell’emergere di nuove malattie epidemiche per l’uomo, questi animali hanno iniziato a essere anche temuti in quanto “untori”: questa semplificazione porta ad associare la diffusione di virus con il mondo animale (e in particolare coi pipistrelli) dimenticando che il pericolo di nuove zoonosi dipende soprattutto dai comportamenti dall’essere umano.
Resta il fatto che i pipistrelli costituiscono una fetta molto grande della nostra biodiversità, svolgono ruoli ecologici fondamentali e possiedono caratteristiche eccezionali rispetto ad altri mammiferi, soprattutto in termini di estrema longevità e resistenza ai danni da infezioni virali: comprendere meglio queste caratteristiche può essere di grande importanza anche per la salute umana.
Sul palco di BergamoScienza per l’evento Lunga vita al pipistREllo ci sono due veri esperti: Andrea Locatelli, biologo dell’Ospedale San Raffaele di Milano e Stefania Leopardi, veterinaria dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, accompagnati dalla biologa e responsabile dei COSI Agnese Collino.
La partecipazione è gratuita con prenotazione sul sito bergamoscienza.it
Stefania Leopardi è veterinaria specializzata in malattie della fauna selvatica presso il Royal Veterinary College e la Zoological Society di Londra. Laureata nel 2010 a Bologna, nel 2019 ha conseguito a Milano la specializzazione in Sanità pubblica e animale. Grazie alle sue nozioni di clinica, riabilitazione, conservazione, ecologia e malattie infettive degli animali selvatici ed esotici, dal 2015 lavora nel laboratorio di zoonosi emergenti e riemergenti dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, dove si concentra nella ricerca e nella sorveglianza dei virus associati ai pipistrelli. In questo contesto, le sue attività mirano a investigare i meccanismi di circolazione, mantenimento e trasmissione di patogeni zoonotici nella fauna selvatica, in relazione all’ospite e all’ambiente. Dal 2019 è membro del gruppo specialistico sui pipistrelli della IUCN e dal 2020 fa parte del Comitato Scientifico WWF
Andrea Locatelli, nato a Bergamo nel 1985, suona il piano da quando aveva 5 anni ed è sempre stato affascinato dai pipistrelli: animali strani di cui tipicamente da bambino ti sanno spiegare poco, e che scatenano la curiosità. E’ durante la laurea triennale in biologia all’Università di Milano Bicocca che ha iniziato a lavorare sui pipistrelli (dapprima sul loro genoma, per l’identificazione di specie criptiche): da quel momento ha praticamente sempre studiato questi animali. Dopo la laurea specialistica in evoluzione (biologia dell’ambiente) all’Università di Torino, ha intravisto la possibilità di indagare l’estrema longevità dei pipistrelli, e ha quindi vinto una borsa di dottorato a Dublino per approfondire proprio questo tema, scoprendo che l’autofagia è verosimilmente legata all’invecchiamento rallentato di questi mammiferi. Oggi lavora presso il lab Cenci all’Ospedale San Raffaele di Milano, specializzato in autofagia, dove Andrea sta approfondendo la longevità dei pipistrelli principalmente dal punto di vista della loro capacità di evitare i tumori.