Per la domanda del titolo la risposta è: forse. In alcune Regioni d’Italia sì, in altre no. E poi, «sport di contatto»… il rugby lo è? e il calcio?
Un po’ di chiarezza ha provato a farla Valerio Piccioni su la Gazzetta dello Sport cartacea di oggi, 3 luglio. Risulta che prima di ieri 2 luglio le Regioni dove gli sport si potevano riprendere erano 5, ossia Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche e Veneto. Ieri si sono aggiunte Lazio e Toscana, e siamo a 7. Da lunedì 6 luglio si aggiungeranno Campania, Puglia e Sicilia, e siamo a 10. Da venerdì 10 luglio si aggiungerà la Lombardia, e siamo a 11.
Le altre Regioni… boh, nel senso che non hanno comunicato ancora le date di riapertura. In questo caos la Federazione del rugby ha convocato i giocatori della Nazionale a Parma per lunedì prossimo. Senonché Parma è in Emilia Romagna, Regione che non è tra quelle che riaprono.
Peraltro il calcio ha già riaperto. Ma anche in quel caso con qualche segnale di confusione. Per dire: i giocatori in campo hanno contatti come al solito, comprese le scarpate in faccia, quelli in panchina non possono toccarsi (hanno l’obbligo di mascherina e di stare a distanza) e i tifosi non sono previsti.
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