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Per la domanda del titolo la risposta è: forse. In alcune Regioni d’Italia sì, in altre no. E poi, «sport di contatto»… il rugby lo è? e il calcio?



Un po’ di chiarezza ha provato a farla Valerio Piccioni su la Gazzetta dello Sport cartacea di oggi, 3 luglio. Risulta che prima di ieri 2 luglio le Regioni dove gli sport si potevano riprendere erano 5, ossia Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche e Veneto. Ieri si sono aggiunte Lazio e Toscana, e siamo a 7. Da lunedì 6 luglio si aggiungeranno Campania, Puglia e Sicilia, e siamo a 10. Da venerdì 10 luglio si aggiungerà la Lombardia, e siamo a 11.

Le altre Regioni… boh, nel senso che non hanno comunicato ancora le date di riapertura. In questo caos la Federazione del rugby ha convocato i giocatori della Nazionale a Parma per lunedì prossimo. Senonché Parma è in Emilia Romagna, Regione che non è tra quelle che riaprono.



Peraltro il calcio ha già riaperto. Ma anche in quel caso con qualche segnale di confusione. Per dire: i giocatori in campo hanno contatti come al solito, comprese le scarpate in faccia, quelli in panchina non possono toccarsi (hanno l’obbligo di mascherina e di stare a distanza) e i tifosi non sono previsti.

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Autore

Guido Tedoldi

Nato nel 1965 nel milieu operaio della bassa Bergamasca. Ci sono stato fino ai 30 anni d’età, poi ho scelto di scrivere. Nel 2002 sono diventato giornalista iscritto all’Albo dei professionisti. Nel 2006 ho cominciato con i blog, che erano tra gli avamposti del futuro. Ci sono ancora. Venite.

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