Lo sci fa vivere intere valli. Questo è lo slogan che tiene banco in queste ore fra l’ipotesi chiusura a causa del virus e chi invece vuole aprire a tutti costi. Si aprono dibattiti su giornali locali e social network, anzi, direi vere e proprie battaglie fra detrattori dell’apertura e della chiusura. È chiaro che chi fa del turismo sciistico l’unica fonte di sostentamento non può certo pensare ad una chiusura totale. Ci permettiamo solo di evidenziare che tale comparto è stato di recente protagonista proprio in Valle Brembana non per le attrazioni della neve bensì per le cronache giudiziarie sull’utilizzo di fondi pubblici elargiti.
Inoltre, in Valle Brembana ci sono fabbriche, artigiani, commercianti e altre imprese con con lo sci non hanno nulla a che vedere e hanno un rapporto difficile con l’Erario tra entrate e uscite non avendo mai ricevuto sussidi sempre però con l’obbligo di pagare. A differenza di chi, invece, gestisce gli impianti di risalita. In sintesi, non si può pensare ai sussidi Covid come pentolone generalizzato da cui attingere tutti in maniera generalizzata.
Negli anni passati c’è chi ha sempre abusato dei contributi pubblici per lo sci e al resto dei contribuenti vallari non ha certo giovato (ci risulta che lo sci non sia fra i primi 10 sport nazionali) ci ed è imbarazzante come politici locali non siano in grado di notare certe differenze che sanno molto della solita parabola del figliol prodigo. Ma comprendiamo che per chi è in perenne campagna elettorale, merito e demerito hanno lo stesso peso nell’ urna elettorale. Ne pagheranno il prezzo gli attuali frequentatori di asilo ed elementari, a loro verrà chiesto di pagare sempre più tasse per meno servizi, ma questo non lo dice nessuno.
È vero, la valle Brembana non vive solamente di sci, ma da uno studio commissionato all’università di bg è stato attestato che nei 5 mesi invernali l’industria dello sci e l’indotto che ne consegue coinvolge direttamente e indirettamente più di 1000 persone cioè 1000 famiglie che attingono poco o tanto da questa attività, sicché io stato farei di tutto (protocolli) prima di far chiudere un’azienda di questa portata, tutto qua. EZIO Berera