“Le mie ovaie esultano“. “Te la darei come l’acqua sui fiori“… Sono solo un esempio dei commenti generati dalla platea femminile sui social. Una pletora del gentil sesso che si è sbizzarrita sul nuovo top 10 romano del tennis mondiale: Matteo Berrettini. Che sia un bel ragazzo non lo può negare nessuno: fisico da sportivo e sorriso alla Mastroianni, con una visibilità mediatica tutta meritata visto gli ultimi risultati sportivi. A Wimbledon nessun italiano era mai arrivato in finale. Nicoal Pietrangeli aveba raggiunto la semifinale nel 1960. Poi più nulla fino a Berrettini.
Quello che dà un po’ da pensare è il livello molto basso raggiunto dalle donne le quali hanno usato commenti molto coloriti, per non dire osceni, sul nostro astro nascente del tennis. A questo punto pare ovvia una domanda: a parti invertite come sarebbe stata la reazione politica delle femministe? Se fosse stata una “Marta” e non un”Matteo” a essere destinataria sui social dei commenti disgustosi della platea maschile sarebbe passato tutto indisturbato? Nessuno sdegno politico? Nessuna protesta del movimento donne oppure interrogazioni parlamentari e, perché no, magari un’ennesima proposta di legge contro la violenza verbale maschile?
A questo punto sarebbe carino e auspicabile che le varie associazioni femministe, con qualche esponente rosa dell’area politica, battano un colpo e prendano le dovute distanze dopo una vicenda del genere, o meglio “di genere”. Non lo diamo per scontato augurandoci che lo stato di diritto valga anche per gli uomini e non solo per le donne.