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Marina Brunello brilla all’Europeo di scacchi a Reykjavík, in Islanda. La giocatrice di Rogno, dopo nove sfide combattutissime, diventa Grande Maestro Femminile del gioco dei re conquistando anche la medaglia di bronzo individuale

Continua così l’inarrestabile ascesa della 21enne bergamasca verso le posizioni d’eccellenza dello scacchismo mondiale. Sullo storico palcoscenico di Reykjavik (memorabile la sfida del 1972 tra l’americano Bobby Fischer e il russo Boris Spassky), la Brunello si è meritata l’ambito titolo di Grande Maestro Femminile. Un’impresa mai raggiunta da una giocatrice nata e cresciuta in Italia.

Marina Brunello

Marina Brunello

Davvero un risultato magnifico per un’atleta che ha cominciato a far parlare di sè nel 2006, complici le olimpiadi scacchistiche di Torino. A distanza di quasi dieci anni Marina Brunello rappresenta, per il momento, la migliore speranza dello scacchismo femminile tricolore. La performance clamorosa nella capitale islandese (rimpallata su tutti i blog specialistici e nei gruppi Facebook) regala anche alla squadra femminile italiana il miglior piazzamento continentale di sempre.

Un ottavo posto assoluto che fa ben sperare per il futuro dello di questa disciplina in Italia. “ll titolo – chiarisce la campionessa – mi sarà riconosciuto ufficialmente ad aprile, dalla federazione internazionale degli scacchi (FIDE)”. Concentrata e determinata Marina Brunello non ha fatto un lavoro di preparazione specifico per l’appuntamento nell’estremo nord dell’Europa.

La squadra italiana in Islanda con il coach Ortega

La squadra italiana in Islanda con il coach Ortega

A dire il vero adesso che frequento l’università (secondo anno di Psicologia a Padova, ndr.) non ho molto tempo per gli scacchi come prima. Sicuramente la mia famiglia e i miei amici mi hanno aiutata parecchio, soprattutto da un punto di vista umano nell’affrontare con il giusto spirito l’importante appuntamento agonistico. Sotto il profilo tecnico, durante le partite, mi è stato di grande aiuto la mia capacità di resistenza facendo del proprio meglio anche dopo un errore”.

Adesso per Marina sarà più facile essere invitata nei super tornei in giro per il mondo. “Mi piacerebbe – conclude – partecipare all’open di Gibilterra a gennaio. E’ un torneo molto quotato dove i migliori del mondo giocano ed è un posto interessante da visitare”. A Reykjavík c’era anche il fratello, il “Grande Maestro” Sabino Brunello. “Quando ha saputo del mio titolo è venuto da me e davanti al pubblico mi ha sollevato da terra orgoglioso”. (Bruno Silini) Google


L’intervista by Facebook del 25/11/2015:


1) Prima italiana e bergamasca a conquistare il titolo di grande maestro femminile. Quale è stato il tuo primo pensiero a caldo? Ho conquistato il titolo durante il torneo, quindi anche se ero molto felice per il traguardo raggiunto, ho tenuto un buon livello di concentrazione sul mio torneo.

2) Con il titolo in tasca cosa cambia anche dal punto di vista economico? E’ più facile ottenere gli inviti ai tornei. l titolo mi sarà riconosciuto ufficialmente ad aprile, quando la federazione internazionale (FIDE) si riunirà per confermare i titoli raggiunti da nuovi giocatori

3) C’è un torneo in particolare al quale vorresti adesso essere invitata? E’ una domanda difficile…. ci sono molti tornei forti tra cui scegliere… Gibilterra a gennaio

4) Il motivo? E’ un torneo molto forte dove i migliori del mondo giocano ed è un posto interessante da visitare.

5) In che modo hai lavorato per meritarti la terza norma? Chi ti è stato vicino tecnicamente e umanamente? Non ho fatto un lavoro specifico. A dire il vero adesso che frequento l’università non ho molto tempo per gli scacchi come prima. sicuramente la mia famiglia e i miei amici mi hanno aiutata parecchio, soprattuttto dal punto di vista umano.

6) Ore dedicate agli scacchi? Dipende dai giorni però faccio qualcosa ogni giorno

7) Università? A Bergamo? In quale facoltà? Psicologia a Padova. Sono al secondo anno

8) Cosa secondo te avvicina la psicologia agli scacchi? Sicuramente durante ogni partita entrambi i giocatori cercano di capire cosa ci sia nella testa dell’altro poi, come in ogni sport, è importante conoscere se stessi e il proprio “funzionamento” sia emotivo che a livello di processi mentali

9) Nei momenti difficili sulla scacchiera in Islanda a cosa ti sei affidata maggiormente? Come riesci a ribaltare una situazione complessa? Durante una partita non c’è il tempo di deprimersi per la propria posizione, bisogna continuamente cercare di resistere e fare del proprio meglio, anche dopo un errore

10) L’idea un po’ romantica di dedicare la vita agli scacchi non ti ha mai sfiorata? Mi piacerebbe giocare a scacchi come professione, ma per fare ciò devo migliorare molto. Ma anche in quel caso, gli scacchi non sono tutto.

11) Se dovessi elencare tre priorità nella tua vita attuale come le classificheresti dal primo al terzo posto? Scacchi, università, e poi penso sia giusto divertirsi a 21 anni

12) Dovrebbero farvi un monumento in paese a Rogno (Bg)  per i successi tuoi e di tuo fratello… hahahaha… il realtà hanno fatto una scacchiera in piazza

13) Tuo fratello cosa ha detto del titolo? E’ stato molto contento. quando abbiamo saputo che avevo preso il bronzo di scacchiera mi ha alzato.

Marina e Sabino Brunello

Marina e Sabino Brunello

 

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