Una webradio sprintosa e al passo coi tempi. Un programma di cucina intergenerazionale e un team di ragazzi pronti a distribuire quanto preparato ai fornelli alle persone anziane e sole del quartiere Monterosso attraverso l’impegno della “San Vincenzo” parrocchiale.
Un progetto che concilia l’online con l’offline, la creatività giovanile con l’esperienza dei nonni, uno spazio di sperimentazione originale con una risposta concreta ad un’esigenza di welfare urbano. Protagonista dell’iniziativa è la rete sociale del quartiere la quale, attraverso la regia del Solco Città Aperta, ha inaugurato ieri pomeriggio il connubio culinario tra aspiranti chef (per ora Marien e Adnane) e un gruppo di pensionati che dispensano sapienza e abilità gastronomiche maturate negli anni. Non si praticheranno elaborate avanguardie di cucina molecolare bensì ricette antiche di stretta tradizione bergamasca come, per esempio, polenta e coniglio.
“Gli assaggiatori – precisa Mario Bravi del Solco Città Aperta – saranno una ventina di persone bisognose, anziane e sole del Monterosso segnalate dalla San Vincenzo”. Portare loro un pasto “insolito” è un modo per eludere quel senso di esclusione che purtroppo molte persone sperimentano nei quartieri cittadini. Si bussa alla porta, si dona una pietanza cara alla memoria e si scambiano due chiacchiere. “Questa si configura come una fase sperimentale – riprende Bravi – costruita su quattro mercoledì culinari. Se poi ci saranno i presupposti per continuare potremo portare a regime l’esperienza”.
“Si tratta di un progetto molto complesso scaturito dalle proficue relazioni tra la rete sociale del Monterosso e il Solco Città Aperta che gestisce per il Comune di Bergamo il Servizio di Assistenza Domiciliare e gli spazi giovanili – chiarisce l’educatrice Michela Benaglia che insieme a Ferruccio Castelli lavorano al progetto – Fondamentale è stato il coinvolgimento di una pluralità di servizi e sicuramente l’aspetto interessante è la congiunzione di due mondi (i giovani e gli anziani) che operano significativamente insieme portando ognuno in dote le peculiarità di una precisa fascia generazionale”. L’elemento originale dell’iniziativa sta nella dimensione multimediale dell’esperienza. Infatti, i passaggi in cucina durante l’elaborazione dei piatti tipici, verranno filmati. Una videocamera riprenderà ogni aspetto di questa “Prova del cuoco” in formato local. Le scene, poi montare, saranno inserite sul sito della webradio gestita dallo spazio giovani “Mafalda”.
“La webradio – ricorda Bravi – è la concretizzazione di un fortunato progetto promosso dalla rete sociale di Monterosso e Valtesse, dal titolo “Facciamo cambio”, finanziato dal Csv. In questo contenitore virtuale saranno postate le clip delle ricette bergamasche così da offrire l’opportunità anche da casa per variare, a regola d’arte, il menù quotidiano”.
“Si è respirato un clima di assoluta cordialità tra giovani e anziani in cucina – testimonia Castelli – dove la dimensione del rispetto reciproco è stata molta alta costruita in un’atmosfera di confidenza che ci ha fatto stare bene. Diverse generazioni di sono incrociate sperimentando un nuovo modo di operare all’interno dei quartieri attraverso la logica della connessione con piccole attivazioni in questo caso la cucina”. I prossimi mercoledì saranno incentrati sulla preparazione di crescelle ai funghi, pizzette e torte salate e dolce al cioccolato. Al termine dell’esperienza si condividerrano sensazioni e pensieri con una cena di quartiere. (Bruno Silini)
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