Piotti, Progna, Gentile, Fortunato, Osti, Pasciullo… Iniziava cosi e finiva con l’allenatore Mondonico. Lo ricordiamo così, con la semifinale di Coppa delle Coppe col Malines (o Mechelen, in fiammingo). Era il 20 aprile 1988. Un altro calcio, un altra epoca. Pasciullo libero, Strömberg in mediana e il 10 Nicolini che si riciclava sulla fascia. Perché a quel tempi funzionava così: “Primo non prenderle”. L’allenatore di Rivolta d’Adda (scomparso a 71 anni dopo una partita a due con un tumore) viene dalla scuola di Rocco e Trapattoni: difesa arcigna e contropiede. Il calcio visto come pane e salame, quattro madonne sia in campo che in allenamento a chi si faceva “saltare” per non “usare” un cartellino giallo. Quante salvezze dell’ultima ora e subito festeggiate con caroselli che duravano ore per le strade. Sembra passato un secolo. La serie A a 18 squadre, l’Atalanta sempre alla domenica e quella favola in Coppa delle Coppe del 1988.
Mondonico è stato uno degli ultimi mister sempre in abbigliamento “operaio”, figlio di un calcio essenziale, non spettacolare ma pratico come la storia di Bergamo richiede da sempre, non solo nel pallone ma anche nella vita. Oggi invece ci arrovelliamo sul tiki-taka, il possesso palla e il pressing… e infatti al mondiale ci va la Svezia con mezzo tiro in porta e un cartellino giallo in più a metà campo. Di questi tempi sempre più da esteti e filosofi e “inventori del calcio” ogni tre partite giocate bene da una squadra qualsiasi della lega inter regionale, si sente la mancanza di allenatori come te, che partivano dalla marcatura ad uomo e non dal “guarda la linea”. Allenatori che non avevano la presunzione di inventare nulla, ma semplicemente fare il meglio che potevano con quello che avevano. Rispettando la massima della scuola dei Rocco e Trapattoni: “Prima non prenderle”. Speriamo di ricordarci per il prossimo mondiale. Ciao Emiliano Mondonico Mondo ti vogliamo ricordare così: Piotti, Progna, Gentile, Fortunato, Osti Pasciullo, Bonacina, Strömberg, Cantarutti, Nicolini, Garlini. Allenatore Mondonico.