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Due forme d’arte, la musica e la pittura, si prendono per mano dando vita a un evento interessante nel panorama culturale bergamasca. L’appuntamento è venerdì 21 agosto (ore 21) nel chiostro dell’abbazia benedettina di San Paolo D’Argon (Bergamo) da pochi anni completamente restaurata, patrimonio artistico e culturale di tutta la nostra Provincia.

In questa cornice di rara bellezza verranno eseguite arie di camera di diverse epoche musicali. Ad interpretarle c’è la voce del baritono Giuseppe Capoferri, bergamasco di Almenno San Salvatore, da qualche anno artista professionista del coro del Teatro Regio di Torino. Si tratta di un evento fortemente voluto dalla Pro loco di San Paolo D’Argon e del suo presidente Marcello Spreafico. Ad accompagnare Capoferri ha dato la sua disponibilità il Maestro Damiano Rota mentre la guida all’ascolto di caratura professionale è affidata a Giorgio Appolonia di Rete Due.

La parte pittorica dell’evento è affidata al pittore locale Virginio Mazzoleni Ferracini. Sulla base dei testi poetici tratti delle dodici arie che verranno interpretate, ha realizzato dodici quadri che saranno illustrati prima di ogni esecuzione.

Un dipinto di Virginio Mazzoleni Ferracini

Alcune arie – spiega Capoferri – sono state trascritte e arrangiate al gusto moderno dal compositore italiano Alessandro Parisotti, quindi pubblicate in tre volumi tra il 1885 e il 1900 dall’editore milanese Ricordi. Nel corso del programma di questa sera si avrà l’opportunità di ascoltare alcune arie tra le più celebri e godibili del ciclo, tratte dai citati volumi di Parisotti. Il concerto, poi, sarà arricchito da romanze composte dal più importante compositore del genere salottiero, come l’abruzzese Francesco Paolo Tosti, prediletto fra gli altri dalla regina Vittoria d’Inghilterra e dalla regina Margherita di Savoia. Con lui la musica vocale, impropriamente definita “da salotto”, tocca il culmine del successo negli ultimi decenni del XIX secolo, impegnando gli interpreti vocali e accompagnatori in ardui cimenti artistici, atti a tradurre in musica versi di poeti fra i quali primeggia Gabriele D’Annunzio“.

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