Poggiare il piede sulla superficie lunare, toccare le sue pietre, assaporare il panico e lo splendore dell’evento, sentire in fondo allo stomaco la separazione dalla terra… queste costituiscono le sensazioni più romantiche che un esploratore possa mai conoscere.
(Vladimin Nabokov)
Rileggendo questa citazione appare evidente come, proprio nello stomaco, possono accadere le esperienze emozionali più significative per la vita di ogni persona.
Ed è per questo che risulta davvero molto interessante il nuovo album di Giulia Pratelli dal titolo Nel Mio Stomaco (Blackcandy Produzioni) che, dall’11 gennaio 2022, è disponibile su tutte le piattaforme di streaming e che, prossimamente, sarà disponibile anche in formato fisico.
Nel mio stomaco è il terzo album in studio di Giulia Pratelli e vede rinnovarsi la collaborazione artistica con Zibba, che aveva già seguito la produzione del precedente “TUTTO BENE” (Rusty Records, 2017). Contiene 11 tracce, tra cui Qualcuno che ti vuole bene, pubblicata lo scorso 22 novembre, scritta e interpretata insieme a BIANCO, e Le cose da fare, già contenuta nell’album Benvenute, una compilation prodotta da Musica di Seta e dedicata al racconto della condizione femminile. A chiudere la tracklist Non ti preoccupare, brano col quale la cantautrice ha vinto il premio Miglior testo al Premio Bianca D’Aponte 2018.
Abbiamo, come Socialbg, la straordinaria opportunità di approfondire direttamente con l’artista questo suo viaggio ponendole alcune domande.
L’intervista a Giulia Pratelli su YouTube
BIOGRAFIA DI GIULIA PRATELLI
Giulia Pratelli, che ha più volte attirato l’attenzione di grandi artisti quali Fiorello (che dal 2014 l’ha accolta nel cast della sua Edicola Fiore), Enrico Ruggeri e Grazia De Michele, negli anni è stata ospite dei concerti di Marco Masini, Edoardo Bennato, Diodato e Mirkoeilcane. Nel 2018 è la cantautrice a dare la spinta propulsiva per creare e organizzare “Come è profondo il mare”, uno spettacolo in omaggio alla musica di Lucio Dalla che la porta a cantare nei teatri e locali italiani insieme a Tommaso Novi, Giorgio Mannucci e Luca Guidi. Nell’estate 2020 apre alcuni concerti di Paolo Benvegnù. Nello stesso anno entra a far parte della scuderia di Blackcandy e l’inizio della collaborazione è segnato dalla pubblicazione di “Un’altra domenica (canzone a casa)”, brano del quale qualche mese dopo verrà pubblicata una speciale live session acustica. Dopo la pubblicazione del brano “Qualcuno che ti vuole bene” feat. Bianco, è in arrivo il prossimo 11 gennaio il nuovo album di Giulia Pratelli dal titolo “Nel mio stomaco” (Blackcandy Produzioni). Il disco sarà disponibile prossimamente anche in formato fisico.
TUTTE LE TRACK
NIENTE
Niente è il racconto della necessità di uscire dal guscio e sentirsi viva, con me stessa e con gli altri: concreta, leggera ma anche sporca e poi nuova… per tuffarsi, fare i conti, bruciare e, alla fine, non avere bisogno di altro.
LUGLIO
Luglio è la fotografia di un momento: ha i colori e le sensazioni dell’estate ma potrebbe accadere in qualsiasi mese dell’anno. È il tempo sospeso del viaggio, in cui si possono rimandare gli impegni e in cui le cose accadono prima di averle davvero pensate.È il bisogno di rallentare, di respirare a fondo e di ascoltarsi “evolvere poi sciogliere poi scegliere e poi”, soprattutto, “restituire tutto.
QUALCUNO CHE TI VUOLE BENE
Ho scritto questo brano con la chitarra in spalla, tra i viaggi in treno e i divani o letti di amici disposti a ospitarmi. Sentirsi sempre a casa non è facile ma improvvisamente lo diventa, di fronte all’amicizia e a piccoli e grandi gesti d’affetto. Ho subito pensato che mi sarebbe piaciuto cantare questo brano con BIANCO, che per mia fortuna ha accettato e ha scritto le sue strofe, dando un contributo prezioso con il suo linguaggio e il suo sguardo.
LE COSE DA FARE
Cambiare la serratura, percorrere un’altra strada per tornare a casa, non andare in giro da sole: Le cose da fare sono tantissime e tutte devono essere tenute sotto controllo, ogni giorno, per provare a condurre una vita normale, per difendersi, per resistere, per salvarsi la vita. Qualsiasi piccolo errore può avere conseguenze irreparabili e gli errori si fanno, per i motivi più diversi e banali, o semplicemente… per stanchezza.
NEL MIO STOMACO
Dedichiamo tantissime attenzioni al cuore ma a pensarci bene è nella pancia che si sente il morso della paura, del dolore, il battere delle ali delle farfalle, l’esplosione della felicità. È lì che c’è un posto per le cose e (soprattutto) per le persone importanti.
AUTUNNO
Autunno è una canzone di passaggio: un momento di cambiamento, in equilibrio tra quello che si è stati e quello che si vorrebbe diventare. Come tutti (o quasi) i cambiamenti veri e profondi impongono, c’è una pausa, un respiro da prendere, per consolidare la consapevolezza di ciò che vogliamo portarci dietro, ciò che vogliamo lasciarci alle spalle e tutte le promesse che vogliamo fare e, soprattutto, mantenere.
A MEMORIA
In questo tempo che va veloce sembra essenziale essere svegli, sempre pronti per stare al passo con tutto ciò che succede fuori e intorno a noi. E se la vera promessa da farsi fosse di restare vivi? Forse rallentare è un modo per tornare a respirare, cogliere il senso più profondo delle cose e concedersi la fiducia che ci vuole per arrivare ad “impararsi” a memoria.
TUTTI HANNO RAGIONE
Di fronte ai consigli, ai giudizi, alle interferenze degli altri che sanno (o pensano di sapere) sempre quale sarebbe stata la cosa migliore, la scelta giusta, la decisione da prendere… nei momenti più difficili, l’unica domanda che conta davvero è “tu come stai?”.
UN’ALTRA VOLTA
Ci sentiamo dire che dovremmo stare attente a cosa indossiamo, come ci trucchiamo, come camminiamo. Ho scritto questa canzone per tutte le volte in cui sono tornata (e tornerò) a casa da sola ed invece di poterlo vivere come una cosa naturale ho dovuto fare i conti col fatto che potesse essere difficile, preoccupante e pericoloso.
ROMA MILANO
Roma e Milano sembrano città lontanissime, due mondi a parte che hanno in comune le assurdità di questo tempo veloce in cui i negozi restano sempre aperti e corriamo costantemente senza ricordarci perché. Anche in questo loop apparentemente senza fine però la felicità “a volte succede” e forse è semplicemente “non voler essere da nessuna altra parte”.
NON TI PREOCCUPARE
Una canzone che dura il tempo di un viaggio di ritorno in macchina e inizia con “vado piano, non ti preoccupare”, quel messaggio che invio e ho inviato tante volte prima di partire e che mi ha fatto spesso pensare a dove fossi arrivata, da dove fossi partita e dove volessi ancora andare.