L’Oms, Organizzazione mondiale della sanità, ha lanciato nell’agosto 2020 un nuovo progetto: il decennio della salute degli anziani. Questo a seguito di una scoperta che per certi versi fa tremare i polsi. Gli esseri umani con più di 60 anni d’età sono, oggi, in numero superiore ai bambini con meno di 5 anni.
È la prima volta che succede nella storia della nostra specie. Da quando gli esseri umani hanno cominciato a contarsi, nei pochi secoli precedenti il Cristianesimo, il numero di persone è sempre andato aumentando. Oggi siamo nei dintorni degli 8 miliardi di individui (vari dati si possono trovare sul sito web dell’Oms medesima, al link: https://www.who.int/data/maternal-newborn-child-adolescent-ageing/ageing-data/ageing—national-commitments) e un aumento è ancora in corso.
Su questi numeri, a quanto sembra, sta avendo poca incidenza la pandemia da Covid 19, che provoca sintomi più gravi agli anziani rispetto ai bambini ma ha colpito in forma grave milioni di persone – non miliardi. Però, se nascono pochi bambini, diventa una priorità tenere in vita gli adulti e gli anziani. E tenerceli in salute.
Una sintetica analisi dei dati Oms l’ha compiuta Cristina Da Rold per il Sole24ore online (al link: https://www.infodata.ilsole24ore.com/2020/10/14/nel-2020-le-persone-over-60-piu-numerose-dei-bambini-5-anni/?refresh_ce=1). Uno dei risultati riguarda le attività che gli anziani svolgono, quando sono in salute, a livello sociale: oltre il 25% si dedica alla cura dei bambini (in pratica, fa il nonno a tempo pieno) quasi il 15% si dedica alla cura di altri adulti e il 10% è attivo nel volontariato. Significa che più della metà degli anziani si dedica alla cura degli altri.
Senza gli ultrasessantenni quelle attività dovrebbero essere svolte da professionisti a pagamento. Si può fare, intendiamoci, ma lo scenario che si apre risulta radicalmente diverso dalla società nella quale siamo abituati a vivere. È proprio tutto un altro mondo, che sta cominciando adesso ma che in pochi decenni sarà radicalmente diverso.
Nel 2050 gli ultrasessantenni del mondo supereranno i 2 miliardi – se le tendenze in corso si confermeranno. Con prospettiva di vita ancora lunga, perché in diverse nazioni la vita media supera gli 80 anni. Significa che a 60 anni si diventa «ufficialmente» anziani ma non si è certo alla fine della vita: si ha ancora più di un ventennio davanti.
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