ALLE ORIGINI DEL GENERE UMANO. SUL MITO DI PROMETEO con Umberto Curi
1 dicembre 2015 – ore 20.00
AUDITORIUM LICEO SCIENTIFICO “L. MASCHERONI” (BERGAMO)
Non è solo un Corso di Filosofia (23esima edizione) quello organizzato da Noesis (libera Associazione per la diffusione e lo studio delle discipline filosofiche) in partenza martedì 10 novembre alle 20 al Centro congressi “Papa Giovani XXIII” in città con l’apertura affidata a Mario De Caro, docente di Fisolofia morale all’Università di Roma Tre. E’, soprattutto nelle intenzioni degli organizzatori, una sfida per resistere alle lusinghe della superficialità, per sottrarsi al modus operandi che squalifica come inutili le tensioni indagatorie sulla nostra essenza di uomini nel mondo.
Certamente in molti ricordano il film cult Matrix (1999), di come il protagonista Neo (interpretato da Keanu Reeves) maturi un’inquietudine che lo spinge a violare il velo che separa l’apparenza dalla verità. Da una plaga illusoria si assiste al risveglio di Neo nella realtà vera, autentica. Il Corso di Filosofia, presieduto da Giovan Battista Paninforni, decisamente meno movimentato dal punto prospettico dell’azione drammatica, corre però in sintonia con la pellicola dei fratelli Wachowsky. Perché, sia in Matrix, sia al Corso, fondamentale non è tanto la risposta (importantissima s’intende) bensì la domanda declinabile con quella spontanea curiosità con la quale da piccoli, pieni di meraviglia e di timore, si oltrepassa un cancello arrugginito, una porta socchiusa, un sentiero nel bosco.
Cosa ci sarà oltre? Un punto interrogativo che puntella la vita di ognuno senza il quale non sboccia neppure l’ardita passione, fondamentale, parafrasando Hegel, per costruire qualcosa di grande nel mondo. Anche il Corso il Filosofia 2015/2016 ha colto la fanciullesca propensione ad arrischiarsi oltre il limite equipaggiati di coraggio e fiduciosi di imbattersi in nuove speranze. Atteggiamento autenticamente filosofico di chi, sospinto da curiosità o da una forza endogena d’irrequietezza, valica il dato per vedere ciò che ancora non si vede più oltre, più in là. E ciò che sostiene e sprona al viaggio è la speranza, l’èlpis greca. Una speranza non vuota, non infondata, ma concepita come motore indispensabile per vivere bene, con gioia. Paradossalmente la speranza è già via d’uscita, soluzione, avere già nel presente il futuro.
La caravella della filosofia “made in Bergamo” salpa con un intervento dal titolo “Homo sum, quia liber”. Il tema generale riprende un motto di P. Terenzio Afro “Homo sum, humani nihil a me alienum puto” (Sono un uomo, e nulla di ciò che è umano mi è estraneo). Successivamente, con cadenza settimanale fino al 28 aprile, l’associazione Noesis ospiterà un’ampia rappresentanza dei pensatori italiani tra cui Massimo Cacciari, Armando Masserenti, Carlo Sini, Nicla Vassallo, Rocco Ronchi, Umberto Curi e Mauro Ceruti. Venti serate complessive ripartite tra il Centro Congressi “Giovanni XXIII”, l’auditorium del liceo scientifico “Mascheroni” e le trasferte alla chiesa di San Sepolcro di Astino, al “Modernissimo” di Nembro e alla chiesa di Santa Elisabetta a Caravaggio.
Uno sforzo organizzativo non indifferente, patrocinato da Regione Lombardia e Comune di Bergamo, la collaborazione dell’Istituto Tecnico Commerciale “Vittorio Emanuele II”, Liceo Scientifico “Lorenzo Mascheroni”, L’Eco di Bergamo e Bergamo Sostenibile e il sostegno di Ubi Banca Popolare di Bergamo, Fondazione della Comunità Bergamasca onlus, Fondazione Credito Bergamasco, LeAli, TB e Bonaldi.
Un Corso di Filosofia che vuole essere un “no” secco alla voglia di dissacrazione e di banalizzazione dove credenti e laici possono confrontarsi, con la forza della ragione, evitando le strade troppo battute dello sberleffo e dei sghignazzi sulfurei. Un Corso dove superficialità e sguaiataggine sono ospiti indesiderate. Spazio, invece, allo scavo in profondità, all’analisi e all’interpretazione accurata.
Punto di forza del Corso è sicuramente l’approccio amichevole con il pubblico, familiare, mai accademico, tanto meno stucchevole, dove la filosofia è il leitmotiv che sostiene la conversazione. Al corso non c’è bisogno del manuale del perfetto intervento. Se qualcuno avverte il desiderio spontaneo di ampliare, rettificare, chiedere spiegazioni al relatore è suo preciso dovere farsi sentire nei limiti concessi dal tempo e dal numero dei partecipanti che crescono di anno in anno. La verità non sia un privilegio di pochi eletti, ma un quieto ardore che dovrebbe accompagnare la vita di ognuno di noi.
Paninforni, con il suo staff, è riuscito nell’intento di rendere “di casa” la filosofia a Bergamo. E non solo se si pensa, in ambito provinciale, alle “filiazioni” del Corso nate nel tempo in Bergamasca. C’è indubbiamente nelle persone un bisogno di interrogarsi sul senso della vita, di guadare in faccia ai grandi temi, di eludere la televisione, autentica badante catodica dove si sciorinano consigli per gli acquisti e ci si da battaglia spesso affidandosi alla vacuità dei contenuti per raccimolare un punto di share.
Si avverte la propensione a discorsi complessi. Pensiamo all’universo conosciuto, alle innumerevoli galassie e alle centinaia di miliardi di stelle presenti in ognuna. Pensiamo al nostro sole, alla Terra che abitiamo, ai miliardi di individui che la popolano, ognuno dei quali possiede un senso inalienabile della propria individualità e della propria importanza. Pensiamo a nostri desideri, ai progetti, alle speranze, alle paure, al dolore di una perdita, alle persone che amiamo, a certi momenti cruciali dell’esistenza dove ci si chiede qual è il nostro posto nello schema generale delle cose. E’ da considerazioni di questo tipo che nasce la filosofia.
Il Corso non promette ricette per la felicità, ma un po’ di sale lo garantisce.
(Bruno Silini)
Programma Noesis 2015-2016
Sito Noesis Bergamo