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Non giriamoci troppo intorno alla questione; ci sono due aspetti alla base del perché è importante per un’azienda non sottovalutare la sicurezza sul lavoro. Stiamo parlando di soldi e di salute. Sono entrambi collegati, sia per l’azienda che per il lavoratore. Per la salute non ci sono solo gli infortuni, ma anche le malattie di origine professionale, tumori compresi.

Infortunio e malattia professionale

Quando si ragione di sicurezza sul lavoro il pensiero corre immediatamente all’infortunio, quindi all’incidente violento che può causare la morte del lavoratore. Ma è forse più pericolosa, benché sottotraccia, la malattia professionale in quanto fenomeno degenerativo che può portare all’invalidità del lavoratore e alla sua prematura inabilità lavorativa (con conseguente disagio economico). La malattia professionale può essere curata, ma non vi è guarigione, contrariamente all’infortunio dal quale (non sempre certo) si può uscire completamente risanati.

Nei nostri corsi di sicurezza sul lavoro faccio spesso accenno alla comparazione dell’infortunio con la malattia professionale. Ai corsisti-lavoratori chiedo declinare i due concetti e molto spesso osservo il loro stupore nel riflettere sulle malattie professionali. Appare evidente come siano molto sottovalutate. Però poi quando ci sono non se ne vanno più, mentre dall’infortunio posso anche guarire completamente.

Costi diretti e indiretti

In materia di sicurezza sul lavoro occorre tener conto dei costi diretti e dei costi indiretti, senza contare l’iter processuale. Nella malattia professionale i costi sono praticamente tutti indiretti! In caso di danno (ma anche di near miss), i costi sono sia per l’azienda che per il lavoratore: per i costi diretti ci limitiamo alle cure mediche del lavoratore, ai costi aziendali per mezzi, impianti, attrezzature danneggiate dall’infortunio e, infine, al danno immediato della produzione. Ma troppo spesso non consideriamo che i costi indiretti sono 10 volte tanto di quelli indiretti! E alcuni sono intangibili, ma lo stesso valutabili e pesano esclusivamente sull’azienda.

Un esempio concreto

Io sono il Datore di Lavoro dell’azienda X che ha 5 dipendenti: Il mio migliore lavoratore, nonché il mio braccio destro, che lavora con me da decine di anni, che mi aiuta a gestire l’azienda e solo lui conosce alcune procedure aziendali (e i difetti di alcuni macchinari) subisce un infortunio con un macchinario, nel bel mezzo del picco della produzione. Oltre ad essere in seria difficoltà, devo portare a termine le commesse poiché in caso di ritardo spiccano le penali da pagare. Quindi come mi organizzo? (non dimenticandomi del tempo che spendo per farlo): 
Bè ci vuole del tempo per organizzarsi….

  • Faccio riparare l’attrezzatura danneggiata con l’infortunio;
  • Compro/noleggio un macchinario;
  • Assumo nuovo personale (da formare!);
  • Introduco gli straordinari;
  • Sposto forza lavoro sulla linea scoperta;
  • Lavoro io in prima persona… se riesco.

E lo stesso la produzione non è la stessa di prima, ci sono malcontenti e piccoli incidenti. La fretta ci fa sbagliare della produzione, che va rifatta

Il procedimento penale

In tutto questo caos (abbiamo avuto tempo di chiedere al nostro lavoratore come sta?) abbiamo pure la parte burocratica (ambulanza, ATS e Carabinieri). E’ necessario che Datore di Lavoro debba reperire tutta la documentazione relativa alla sicurezza, munirsi di un buon avvocato e procedere alla difesa. Molto probabilmente ci sarà una sanzione economica. Ci sarà da sistemare i macchinari e/o le procedure aziendali. Insomma, Tutti costi extra ovviamente non a bilancio. Poi l’anno successivo addio all’OT24 (sconto sulla prevenzione). Rimane la speranza di avere attiva la rivalsa INAIL nell’assicurazione oppure sono guai seri per il portafoglio. A tutto questo aggiungiamoci il procedimento penale che parte d’ufficio e che durerà anni, con la possibile condanna del Datore di Lavoro (e se lavoro con la PA come faccio?) e danni conseguenti.

Fatti due conti…

Posso aggiungere anche la cattiva pubblicità e il danno d’immagine, ma credo che questo possa bastare. Ecco, penso di aver elencato quale sia il circolo infernale dell’infortunio. Quanto costava sistemare il macchinario? Poche migliaia di euro; costo dell’infortunio: 20 volte tanto. Chiaro perché è importante non non sottovalutare la sicurezza sul lavoro?

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1) Il vero significato di sicurezza sul lavoro. Non solo costi e noia