C’è un nuovo sito che racconta la straordinaria figura di don Antonio Rubbi (il settecentesco preòst sant di Sorisole). Una vetrina online concepita dal Centro Studi Ruddi che del sacerdote tramanda la memoria. Si tratta di un ricco, articolato e aggiornato strumento di consultazione. Uno spazio virtuale (www.centrostudirubbi.it) che racconta la vita del prete nativo di Zogno nel 1693 e morto a Sorisole nel 1785 definito dai biografi “singolare e luminosa figura del clero bergamasco, un pastore umile e santo”. Una venerazione ancora radicata nella gente (la chiesa prepositurale di San Pietro ne conserva le spoglie nella cappella della Madonna del Rosario) che potrebbe presto evolversi (questa la speranza della comunità parrocchiale) in un processo diocesano di beatificazione e canonizzazione.
Nel nuovo sito (attraverso documenti, fotografie e scritti) si evince come la fama di don Rubbi raggiunse importanza europea. Ecclesiastici e potenti, ma anche molta povera gente, giungevano a Sorisole richiamata dalla sua nomea di santità, per guarire nel corpo e nello spirito. Accoglieva tutti, ascoltando, benedicendo e trasmettendo un messaggio fondamentale basato sulla preghiera, la confessione e la Grazia di Dio. “Il sito vuol essere una finestra virtuale del Centro Studi don Rubbi – precisa il direttore Luigi Roffia in un’intervista a L’Eco di Bergamo – dove intendiamo portare avanti la memoria di una personalità di profonda spiritualità che richiamava nella Sorisole del tempo migliaia di persone come attesta anche il Bortolo Belotti nella sua “Storia di Bergamo e dei Bergamaschi”.