Le pale degli elicotteri che tagliano l’aria, gas venefici che ammorbano le verdi palme che anticipano la jungla, note musicali d’introduzione, ancora elicotteri con le pale che battono l’aria e che si confondono con le note musicali, esplosioni di fuoco nella jungla, l’attacco delle parole di “The End” voce Jim Morrison, il volto del capitano Willard sdraiato sul letto che fissa le pale del ventilatore a soffitto che si sovrappongono a quelle degli elicotteri nella jungla, lettere sparse sul letto, elicotteri, fiamme nella jungla, volto del capitano, bicchiere di whisky, bottiglia di whisky, sigaretta tra le dita, revolver, pale degli elicotteri, pale del ventilatore: “Saigon….merda!”.
E’ l’inizio di Apocalypse Now, il film – secondo me – con il miglior inizio e con la miglior combinazione di fotografia e commento musicale, al pari dei tagli degli occhi di Sergio Leone con le musiche di Morricone. The End dei Doors introduce l’inizio del film e l’inizio della fine di un poeta amante della filosofia, un artista straordinario prestato al vinile, che ha combattuto contro i suoi demoni, il Re Lucertola nei pantaloni in pelle color vinile che ha traghettato i cavalieri dal cielo, dove stavano negli anni ’60, nella tempesta che seguirà alla fine delle illusioni, The End e poi Riders on the storm, l’ultima canzone cantata dal vivo da Jim Morrison prima di finire la sua corsa in una vasca da bagno parigina ed entrare nel formidabile Club 27 e nella leggenda.
“Cavalieri nella tempesta….in questo mondo siamo stati gettati”, è la trasposizione in musica di un concetto fondante del pensiero di Heidegger, che conosceva bene, come Nietzche, Sartre, Camus ed altri. Jim Morrison si è trovato gettato nel suo tempo e l’ha vissuto senza risparmio, un viaggio verso il Roadhouse Blues in cui non gli è stato sufficiente tenere gli occhi sulla strada e le mani sul volante, gettato in quel tempo, Jim Morrison ha acceso il suo fuoco, “Ragazza, non potremmo arrivare più in alto di così, Forza, tesoro, accendi il mio fuoco”, ed ha vissuto oltre, e vive oltre. “Non moriremo tutti, qualcuno la scamperà”, ha detto un giorno Ritchie Blackmore dei Deep Purple, altri monumenti e icone di un’epoca musicale leggendaria. Oggi sono 50 anni che Jim Morrison è cavaliere in un altro mondo, lui l’ha scampata.