Un Consiglio comunale atteso, l’ultimo convocato a Paladina sul bilancio di previsione, per verificare la solidità dell’ente messo a dura prova l’estate scorsa da criticità nei conti pubblici.
“Il 2015, anno “etichettato” da pochi detrattori interessati come anno del “buco di bilancio”, – ha chiarito il sindaco Tommaso Ruggeri – si è addirittura chiuso con un avanzo di amministrazione di 159.330 € che ci ha permesso di rispettare il patto di stabilità con un margine di 56.000 €”. Ruggeri ha poi fatto notare che, nonostante la carenza di risorse, sono stati comunque garantiti servizi adeguati a rispondere ai crescenti bisogni dei cittadini, in particolare per quanto riguarda la spesa sociale, la scuola e la cultura. “In funzione della continua riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato (da 900mila euro nel 2008 ai 155 del 2015 al netto dell’Imu) e dei vincoli posti dal patto di stabilità – ha continuato il primo cittadino – la spesa dell’anno scorso è stata quasi interamente sostenuta tramite entrate proprie dell’ente comunale. La scelta di eseguire anche degli interventi straordinari di riequilibrio finanziario, tra cui il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio, hanno fortemente condizionato la gestione degli investimenti, ma nonostante ciò siamo riusciti a fare, grazie ad un costante impegno e alla nostra serietà e determinazione, anche interventi in opere pubbliche per circa 62.000 euro”.
Per il 2016 sono mantenuti tutti i servizi in essere con l’obiettivo di migliorarne la qualità, il numero di fruitori e l’efficacia. Le aliquote fiscali non sono state modificate mantenendo: per l’Imu l’8,1 per mille sulle seconde case e il 4,5 per mille sulle prime case di lusso e la Tasi al 2,5 solo sulle seconde case e commercio. “Un prelievo che, in assenza di nuove decisione degli enti superiori, – riprende Ruggeri – ci garantisca, a parità degli altri servizi, un livello di spesa sociale che permetta di essere realmente inclusiva per tutti quei soggetti che per le più svariate ragioni risultano essere, per un periodo di tempo più o meno lungo, soggetti deboli e bisognosi di aiuto al mantenimento di una qualità della vita decorosa”. In tale prospettiva, per favorire i meno abbienti, si è pensato all’esenzione totale all’addizionale Irpef per i redditi fino a 15mila Euro mentre la Tasi (per scelta del Governo) non si pagherà sulla prima casa. Per il 2016, oltre ad una serie di interventi di manutenzione straordinaria, sono previste le seguenti opere pubbliche per un investimento superiore ai 500mila Euro in parte finanziati con contributi regionali e di altri enti. “C’è in programma – chiude il sindaco – la realizzazione di un campo da “calcio a 7” in sintetico per favorirne l’utilizzo durante tutto l’anno oltre. Inoltre, abbiamo pensato, insieme a Valbrembo, al consolidamento antisismico della palestra consortile e l’aggiornamento del 10% dell’impianto pubblica illuminazione con lampade a basso consumo per migliorarne l’efficienza energetica. Infine sono previsti interventi relativi alla viabilità con la realizzazione di alcune zone 30 nei centri storici per aumentare la sicurezza dei pedoni, la realizzazione di un’ampia area attrezzata per cani e la sostituzione di due automezzi per la Polizia Municipale e Servizi alla Persona”. (Bruno Silini)
LA REAZIONE DELLA MINORANZA
“Il nostro emendamento per ridurre di un punto l’Imu e l’addizionale Irpef, portate retroattivamente al massimo nel 2015, è stato bellamente ignorato con la consueta scusa di voler mantenere alto il livello dei servizi”. Così obietta GianMaria Brignoli (minoranza “Paladina in Testa”) al bilancio di previsione. “Il sindaco – continua Brignoli – ha recitato la parte di chi ha superato il buco di bilancio di 278.235 € ringraziando tutti tranne i contribuenti e ammettendo di non aver realizzato alcuna opera pubblica e quasi nessuna manutenzione al patrimonio comunale”. Per Brignoli sarà interessante vedere cosa succederà, alla luce della “grottesca affermazione” riportata della nota integrativa al bilancio per la quale “sono ricomprese anche spese di carattere discrezionale la cui comprimibilità dipende dalle indicazioni degli assessorati di riferimento”. “Come dire pagate – chiude Brignoli – che a spendere ci pensano loro, con il pretesto di soccorrere il concetto vago e strumentale della fragilità. Se a ciò si aggiunge l’opinione dell’assessore Cofini per cui “i bilanci derivano dagli obiettivi e non viceversa” dovremmo vederne delle belle. Ma sempre con le aliquote al massimo”. (B.S.)
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