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Continua la prassi consolidata della Sede Territoriale di Regione Lombardia a Bergamo (Ster) di analizzare le aste fluviali dei principali corsi d’acqua. Dopo i torrenti Dordo, Morletta, Seniga e Morla, nonchè il Brembo montano, ora tocca alla Quisa essere oggetto di uno studio idrogeologico, idraulico e ambientale. Un proposito che ieri si è concretizzato attraverso un accordo di collaborazione tra Regione Lombardia, il Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca, il Parco dei Colli di Bergamo, Uniacque Spa e i Comuni di Almè, Bergamo, Curno, Mozzo, Paladina, Sorisole, Valbrembo, Ponteranica e Ponte San Pietro. Lo studio è principalmente finalizzato alla definizione degli interventi prioritari di sistemazione idraulica e delle azioni da intraprendere per la sicurezza del territorio, in difesa delle frequenti piene ed esondazioni (le ultime a Ponte San Pietro nel luglio scorso), nonchè propedeutico per indirizzare al meglio gli interventi di manutenzione.


L’indagine avrà un costo complessivo di 65.000 euro così suddivisi:  25.000 la Regione, 20.000 il Consorzio e poi 2000 euro a testa tra Uniacque e i Comuni coinvolti. “La collaborazione tra diversi enti – hanno precisato Dario Fossati della Direzione Generale del Territorio e Claudio Merati dello Ster – permetterà di condividere le conoscenze esistenti e le criticità idrauliche presenti nel letto del Quisa, nonchè di concordare assieme le soluzioni tecniche necessarie per mitigare i rischi e garantirne la manutenzione”. “Lo studio – ha concluso Merati –  ha un valore in sè in quanto accresce il tasso di conoscenza del territorio. Inoltre è utile ai Comuni nella programmazione urbanistica e nell’organizzazione dei piani di protezione civile e a Regione Lombardia per la programmazione delle risorse per gli interventi”. Anche in un’ottica di sbocco o di ridefinizione delle risorse che arrivano direttamente dello Stato, nell’ambito del programma Italia Sicura, avere un’approfondimento già effettuato aiuto sicuramente ad assicurarsi risorse aggiuntive.


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