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Con un altezza superiore ai 42 metri, l’impalcatura eretta intorno al campanile dell’ex chiesa di Santa Maria e San Giovanni Battista domina la piazza San Giovanni a Almè. E’ il segno evidente dell’avvio dei lavori di restauro del campanile, un progetto sostenuto dalla parrocchia guidata da don Pinuccio Leidi che ha investito nell’opera (anche grazie a un finanziamento bancario) circa 450.000 euro. Il termine dei lavori è previsto per il mese di ottobre.

Negli ultimi anni, il campanile ha mostrato segni preoccupanti di degrado, con ripetuti casi di distacco di intonaco e parti in cemento. Per garantire la sicurezza dei passanti, è stata necessaria l’installazione di una struttura di protezione per il marciapiede sottostante e per il sagrato.

Il restauro del campanile di Almè, firmato dallo studio dell’architetto Cesare Carminati, è dunque necessario a causa del degrado degli intonaci e, in particolare, dei rivestimenti causati da infiltrazioni di acqua, corrosione dei ferri di armatura delle lastre in cemento e dall’azione degli agenti atmosferici. L’obiettivo del progetto di restauro non è solo la manutenzione, ma la conservazione e la tutela di un importante pezzo del patrimonio architettonico locale.

Il campanile fu iniziato nel 1901, su progetto dell’architetto Virginio Muzio, ed è un elemento simbolo del paesaggio di Almè. Come parte dei lavori di restauro, verrà installato un nuovo impianto elettrico e posizionati punti luce dotati di corpi illuminanti led nella cella campanaria, contribuendo a mettere in risalto la bellezza del monumento.

La Parrocchia e l’intera comunità di Almè attendono con trepidazione l’arrivo di ottobre, mese in cui (tempo permettendo) termineranno i lavori del restauro del campanile di Almè. Il simbolo del paese ritornerà a brillare in tutta la sua maestosità.

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