Premessa doverosa: lo scrivo da elettore deluso, forse da ex elettore deluso. Normalmente sui social se ne leggono di tutti i colori e dobbiamo ancora tutti imparare a usare questi strumenti nei discorsi pubblici e privati. Ma soprattutto per chi ha ruoli pubblici, grandi o piccoli, è corretto non concedere alcuna scusante. Chissà quanti consiglieri comunali dicono chissà quante idiozie al bar con gli amici, e non solo loro. Ma se lo scrivi sui social, la diffusione delle idiozie potenzialmente aumenta. Quindi giusto sanzionare.
Fa bene il Comune di Bergamo a querelare la consigliera toscana che ha derubricato i morti nei camion militari a Bergamo il marzo scorso come una fake news. Trovo incomprensibile la reazione del deputato leghista Daniele Belotti, quello che pochi giorni dopo il viaggio dei camion piangeva a Montecitorio, che si è limitato ad annunciare che avrebbe comunicato, lui commissario uscente della Lega toscana, a questa consigliera comunale leghista il suo disappunto. Punto, basta. Tutto qui. Disappunto.
Mi è capitato di parlarne il giorno di Natale: ricordate la trasferta dell’Atalanta a Firenze in cui la polizia della locale questura aggredì e malmenò i tifosi su due autobus al rientro verso Bergamo dopo la partita? Era ministro Salvini e non se ne seppe più nulla. Il questore qualche tempo dopo, a riflettori spenti, fu degradato di fatto e spedito in una provincia minore per punizione, ma delle indagini e delle responsabilità non è emerso più nulla. Non se ne è più parlato, neanche ora che il ministro è cambiato. Anche in questo caso dallo stesso deputato ultras e dai suoi colleghi di tutti gli schieramenti, Sindaco Gori compreso, più nulla. Spenti i riflettori, l’oblio. Eppure a me interessa sapere se mai mi capitasse di andare a vedere una partita dell’Atalanta, se posso essere menato solo perché guardo la partita tra i tifosi sbagliati. Mi interessa da bergamasco, non da leghista o atalantino.
Ora non ne voglio fare una questione personale con il singolo parlamentare e capisco che la modalità di elezioni di deputati e senatori li porta a dovere lealtà cieca e assoluta solo al segretario di partito, ma proprio dal partito che faceva della dignità del territorio la propria principale ragion d’essere qualcosa di più mi sarei aspettato. Almeno per queste cose che non costano nulla. Per non trovarmi ancora a pensare, dire o scrivere “bravo assessore Angeloni”, almeno.
Spero invece la consigliera leghista sia querelata dall’amministrazione di Bergamo e non personalmente da Angeloni. Non bisogna lasciar cadere queste falsità nel nulla ma essere precisi ed inflessibili nell’affermare la verità.