L’uomo d’ora in avanti, non potrà avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla moglie, poiché ritenuto responsabile di atti persecutori nei suoi confronti: dal 2017 infatti l’uomo, già destinatario di ammonimento del questore di Bergamo nell’agosto scorso tormentava la donna con messaggi e telefonate minatorie, la denigrava con i figli minori e con comuni conoscenti, attribuendole presunti tradimenti, la pedinava, scattandole fotografie che poi le inviava per farle sapere che monitorava i suoi spostamenti, arrivando a seguirla anche quando era a bordo dell’auto con i giovani figli, scrivendole messaggi ingiuriosi e minatori come «perché sei macchina con i figli, il mio sogno è fare un frontale con te, io in moto e tu in macchina».