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Nella giornata di ieri, mercoledì 3 marzo si è svolta una conferenza stampa a Palazzo Pirelli dove sono stati presentati gli aggiornamenti relativi al piano vaccinale della Lombardia. Piano vaccinale anti-Covid di massa, individuazione di centri per le somministrazioni, previsione di effettuare 170.000 dosi al giorno e completare il programma entro giugno. Con il proposito di coprire 6.6 milioni di lombardi, questi gli obiettivi.

Presenti il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti e dall’assessore al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni. Sono intervenuti  insieme a Guido Bertolaso, coordinatore della campagna vaccinazioni anti-Covid e a Giovanni Pavesi, direttore generale della DG Welfare.

Piano vaccinale Lombardia: conclusione prevista entro giugno

L’obiettivo resta sempre quello di concludere le vaccinazioni dei Lombardi entro il mese di giugno.

“Con la delibera approvata in Giunta per i centri massivi  proseguiamo nella direzione intrapresa la scorsa settimana. Questo,  in coerenza con il nostro ‘modello misto’ e nel rispetto delle linee guida nazionali. L’obiettivo è concludere entro giugno la campagna vaccinale, compatibilmente con l’arrivo delle dosi necessarie dei vaccini”.

Letizia Moratti ha inoltre precisato che per ‘modello misto’ si intendono strutture ospedaliere, Rsa e mondo della sanità.

“Abbiamo individuato” ha poi aggiunto “d’intesa con le Ats e i Comuni, i centri vaccinali necessari al completamento della vaccinazione massiva entro il mese di giugno coinvolgendo 6,6 milioni di cittadini”.

Tabella di marcia: necessarie 170.000 vaccinazioni al giorno

“Per completare le vaccinazioni entro il mese di giugno” ha precisato l’assessore Moratti “è necessario garantire circa 170.000 vaccinazioni al giorno”.

“I centri vaccinali massivi individuati garantiscono una capacità di circa 140.000 somministrazioni al giorno. Alla capacità dei centri massivi si aggiungono circa 30.000 somministrazioni giornaliere. Queste sono  garantite dalle strutture sanitarie private cioè ospedali e ambulatori e dal canale distribuito ossia Mmg, farmacie, somministrazioni domiciliari ed infine le aziende”.

L’accordo con Poste Italiane

La vicepresidente Moratti ha infine illustrato l’accordo gratuito con Poste Italiane. L’azienda postale mette infatti a disposizione la sua piattaforma gratuitamente. Peraltro è la stessa già  utilizzata in altre regioni, per rafforzare le adesioni e le prenotazioni dei vaccini. I cittadini possono accedere da tutti i punti offerti da Poste italiane (portale, call center, uffici postali, portalettere) e scegliere tra quattro date possibili.

“La scelta di Poste è scelta strutturale e sarà operativa fra 3 settimane” ha precisato.

Piano vaccinale anti-Covid, Protezione civile protagonista

Anche la Protezione civile lombarda scenderà in campo per contribuire alla campagna del Piano vaccinale anti-Covid.

Al riguardo la parola è stata presa da Pietro Foroni: “Lunedì 1° marzo ho visitato i centri vaccinali di Esine, Iseo, Chiuduno e Spirano per portare ai molti volontari della Protezione civile il nostro saluto e il nostro grazie. Sono uomini e donne che svolgono un servizio fondamentale a livello logistico e organizzativo. Finito il loro turno di lavoro si mettono a disposizione per sistemare i locali e predisporli ad
accogliere le persone, aiutando in particolare gli anziani o coloro che hanno delle difficoltà. Ho avuto il piacere di sentire i molti ringraziamenti che le persone rivolgevano loro”
.

“In questi quattro hub” ha aggiunto “ho toccato con mano una grandissima passione, dedizione e organizzazione che deve rendere onore a tutto il sistema e a tutta la popolazione. Ci sono, infatti,  persone motivate, un ambiente organizzato e compiti ben definiti. Troppo spesso ci si sofferma su quello che non va andando a cercare soluzioni anche all’estero. Certamente ci sono state situazioni di difficoltà ma non mancano esempi di grande virtuosità”.

Elasticità e adattamento ai territori

Secondo l’assessore la grande potenzialità del Piano vaccinale anti-Covid presentato è la “sua grande elasticità”.

“Un’elasticità pronta a conformarsi alle esigenze e situazioni che dovessero emergere dai territori. I centri vaccinali di massa non saranno gli unici sul territorio. Agli hub, infatti, si affiancheranno tanti centri minori, perché la Lombardia è grandissima e territorialmente molto varia. Un’elasticità, secondo la visione che è tipica della Protezione civile, che ci consente di non considerare i centri vaccinali di massa a ‘numero chiuso’”.

“Siamo pronti “ ha precisato Foroni “ad adattarli ai territori che, in questo modo, con l’arrivo più importante e determinante dei vaccini, potranno essere organizzati in modo ottimale”.

Un ringraziamento ai volontari

“Per queste ragioni  rinnovo il ringraziamento ai volontari di Protezione civile e dei soccorsi per il lavoro che stanno svolgendo, interagendo reciprocamente e positivamente. Ricordo ancora” ha concluso Foroni “la grande operazione congiunta che ha consentito di superare l’isolamento di Parzanica, in  provincia di Bergamo. In quell’occasione  si è riusciti ad accompagnare i medici a vaccinare le persone isolate. Una documentazione concreta delle nostre potenzialità. Protagonismo che, per noi, significa non fermarsi ai soli problemi, ma vedere il positivo per trovare soluzioni ottimali”.