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Il principio della specializzazione è un principio cardine del pensiero politico platonico. Lo abbiamo detto più volte, uno stato funziona bene solo quando ciascuno esegue correttamente il ruolo che ricopre. Non sono ammesse interferenze: il falegname deve fare il falegname, il guerriero il guerriero e il governante il governante.

La distinzione è basata su criteri naturali e ciascuno dovrà esercitare la sua specifica attività, quella per cui è nato e per la quale è stato educato. Il fabbro verrà addestrato nella lavorazione del ferro, il contadino nella coltivazione del terreno, il soldato all’arte della guerra e il politico all’arte del governare.

Come avviene l’educazione dei governanti?

Come devono essere addestrati affinché possano esercitare nel migliore dei modi i loro compiti di guida e coordinamento? L’educazione dei governanti, dei cosiddetti filosofi-re non è centrale solamente da un punto di vista strettamente pragmatico ma lo è anche da un punto di vista democratico se pensiamo, vista la rigida divisione in classi dello Stato utopico di Platone, all’impossibilità di un controllo popolare dell’operato dei governanti. Perché se non sono previste nello Stato istituzioni di tipo democratico (come potrebbero essere delle assemblee popolari ad esempio) quale altro modo avremmo di assicurarci che i governanti perseguano effettivamente il bene collettivo piuttosto che i propri scopi individuali se non garantendo loro un’educazione estremamente rigida e orientata al bene comune?

Di questo ne è convinto anche Platone, secondo il quale è possibile ottenere una classe dirigente virtuosa solo addestrando i futuri reggitori, fin da piccoli, a pensare al bene collettivo, ad usare la ragione per tenere sotto controllo gli interessi egoistici e passionali e ad apprendere ciò che è bene e giusto.

Il programma di formazione

Il compito educativo del filosofo-re è demandato ovviamente allo Stato che lo realizza attraverso un programma di formazione permanente della classe politica e nella quale alcune materie sono ritenute assolutamente prevalenti rispetto alle altre. Al primo posto c’è ovviamente la filosofia, ma, anche (Platone le enumera nella Repubblica) l’aritmetica, la geometria, l’astronomia e la musica. Queste ultime hanno carattere propedeutico, sono cioè fondamentali per preparare il filosofo ad apprendere la scienza suprema: la dialettica, la scienza delle idee.

E allora, in base all’età, i futuri reggitori apprenderanno prima la musica e la ginnastica, e poi le altre discipline. La formazione terminerà con un tirocinio pratico nelle cariche militari e civili. Solo a cinquant’anni, i migliori, potranno finalmente ricoprire le massime cariche governative dello Stato.

STORIA DELLA FILOSOFIA. TUTTE LE LEZIONI PUBBLICATE

Lezione 1: Le origini della filosofia in Grecia. La scuola ionica
Lezione 2: Eraclito, filosofo del Panta rei
Lezione 3: Pitagora, non solo filosofo ma taumaturgo e astronomo
Lezione 4: Parmenide e le vittime dell’illusione dei sensi
Lezioni 5: I paradossi di Zenone. Vi dicono qualcosa Achille e la tartaruga?
Lezione 6: Anassagora e i semi originari della materia
Lezione 7: Empedocle e le quattro radici: fuoco, aria, terra e acqua
Lezione 8: Democrito, padre della fisica
Lezione 9: La sofistica. Come si monetizzava nell’antichità con la filosofia
Lezione 10: Protagora. L’uomo è misura di tutte le cose
Lezioni 11: La filosofia di Gorgia su essere, conoscenza e comunicabilità
Lezione 12: La tragedia greca con i quasi filosofi Eschilo, Sofocle ed Euripide
Lezioni 13: Eschilo, padre della tragedia greca
Lezione 14: Sofocle e l’innovazione della tragedia greca
Lezione 15: Nella tragedia greca di Euripide stranieri e servi entrano in scena
Lezione 16: La filosofia di Socrate così spaventosa per politici e potenti
Lezione 17: Socrate e il rifiuto di filosofare per iscritto
Lezione 18: Socrate. Le affinità con i Sofisti e con Platone
Lezione 19: Antropocentrismo filosofico di Socrate
Lezione 20: Socrate e la consapevolezza della propria ignoranza
Lezione 21: Ironia come metodo
Lezione 22: La maieutica di Socrate per un genuino punto di vista sulle cose
Lezione 23: Il tì èsti di Socrate (che cos’è?) e la nascita della parola concetto
Lezione 24: Il significato della virtù per Socrate, non dono ma conquista
Lezione 25: La scienza del bene e del male e l’arte del saper vivere
Lezione 26: La religione in Socrate
Lezione 27: Le scuole socratiche: megarica, cinica e cirenaica
Lezione 28: Introduzione alla filosofia di Platone
Lezione 29: La vita di Platone, filosofo e lottatore
Lezione 30: I primi dialoghi di Platone e l’influenza di Socrate
Lezione 31: L’Iperuranio e il concetto di idea in Platone
Lezione 32: Platone. Il rapporto tra il mondo sensibile e il mondo delle idee
Lezione 33: La teoria della reminiscenza di Platone
Lezione 34: Platone e l’immortalità dell’anima
Lezione 35: Verità e opinione per Platone
Lezioni 36: Platone. Le passioni, ostacolo alla verità
Lezione 37: Il mito della biga alata di Platone. La distinzione tra anima e corpo
Lezione 38: Il mito della caverna di Platone. Cosa fare per diventare filosofo
Lezione 39: Platone e il mito dell’androgino raccontato nel Simposio
Lezione 40: Platone e il mito del demiurgo introdotto nel Timeo
Lezione 41: Platone. Il mito di Prometeo
Lezione 42: Platone il mito di Theuth e del suo comodo alfabeto
Lezione 43: Saper ragionare bene. Bello e giustizia in Platone/
Lezione 44: Lo Stato giusto secondo Platone
Lezione 45: Le tre classi dello Stato nella Repubblica di Platone
Lezione 46: Il comunismo platonico e la ricerca della felicità

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Enrico Valente

Enrico Valente è nato a Torino nel 1978 dove si laurea in giurisprudenza nel 2004. Da oltre vent'anni si dedica allo studio e alla ricerca filosofica e da alcuni anni affianca la passione per la scrittura alla traduzione di saggi e romanzi. Con ”L'arte di cambiare, da bisogno a desiderio dell'altro” la sua opera di esordio, vince nel 2021 il primo premio al Concorso nazionale di filosofia ”Le figure del pensiero”, nello stesso anno riceve per la medesima opera la menzione d'onore al Premio di arti letterarie metropoli di Torino e arriva finalista al concorso di Città di Castello. Attualmente è impegnato alla preparazione di una collana intitolata ”Incontri filosofici” dedicata ai grandi protagonisti della filosofia che sta ricevendo un notevole riscontro da parte del pubblico ed è in corso di traduzione all'estero. Il suo primo numero “Il mio primo Platone” è arrivato finalista al concorso nazionale di filosofia di Certaldo (FI) 2022.

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